USA - Pubblicata l’ultima edizione di "Death Row USA" aggiornata al 1° luglio 2019.

24 Novembre 2019 :

Pubblicata l’ultima edizione di "Death Row USA" aggiornata al 1° luglio 2019. A quella data, nei bracci della morte degli Stati Uniti (29 stati, più 2 giurisdizioni: il braccio della morte federale e quello militare) c’erano 2.656 persone, 17 in meno rispetto a tre mesi prima, e 34 rispetto a 6 mesi prima. Un numero così basso di detenuti nei bracci della morte non si registrava dal rapporto dell’Autunno 1992, che aveva registrato 2.636 presenze. L’ormai tradizionale rapporto trimestrale curato dal Legal Defense Fund del NAACP (National Association for the Advancement of Colored People) conferma quindi la tendenza degli ultimi anni, la graduale, costante diminuzione dei detenuti nei bracci della morte. Rispetto al 1° luglio 2018 i bracci della morte sono calati del 3%, e del 26% rispetto al 2000, quando il braccio della morte raggiunse la sua massima espansione con 3593 detenuti. Il motivo principale del calo del braccio della morte è la diminuzione di nuove condanne a morte. Infatti le nuove condanne sono molte meno rispetto alle condanne eseguite, ai detenuti morti di vecchiaia o di malattia nei bracci ella morte, e rispetto alle condanne a morte annullate in appello. Anche l’ambito geografico della pena di morte è sempre più limitato. Questo rapporto segnala che il New Mexico non ha più nessuno nel braccio della morte. Una sentenza di giugno della Corte Suprema di stato ha commutato le condanne degli ultimi detenuti del braccio della morte, che erano ancora lì dopo che lo stato aveva abolito la pena di morte nel 2009, ma solo per i casi “futuri”. A luglio 2019, 30 stati, oltre al governo federale e ai militari, avevano almeno un detenuto nel braccio della morte. Tuttavia, tale cifra comprende quattro stati (California, Colorado, Oregon e Pennsylvania) che hanno imposto moratorie sulle esecuzioni e il New Hampshire, che è diventato il 21° stato ad abolire la pena di morte all'inizio di quest'anno e ha un solo detenuto nel braccio della morte. Secondo Death Row USA, oltre un terzo dei prigionieri nel braccio della morte della nazione (918 persone, pari al 35%) sono in stati dove è in vigore una moratoria, soprattutto in California, uno stato molto popoloso che compie poche esecuzioni, e che quindi ha da sempre il braccio della morte più popoloso del paese. Questo rapporto assegna alla California 729 detenuti, il 27% del totale Usa. Il totale di 2.656 detenuti comprende anche 187 persone in stati che non hanno una moratoria in vigore ma la cui condanna a morte non è attiva, perché le loro condanne al momento risultano annullate da una corte, ma potrebbero essere ripristinate con la ripetizione del processo. Death Row USA calcola che 1.551 detenuti nel braccio della morte hanno condanne a morte "esecutive", il 58%. Di converso, quasi il 42% dei detenuti nel braccio della morte della nazione non ha condanne a morte attive. Come dicevamo, il braccio della morte della California rimane il più grande della nazione, con 729 unità, seguito da Florida (348), Texas (224), Alabama (177) e Pennsylvania (154). A livello nazionale, la popolazione nel braccio della morte continua a riflettere le disparità razziali nella pena capitale. Il 42% dei detenuti sono bianchi, il 42% neri, il 13% latini, il 2% asiatici e l'1% erano nativi americani. Tra gli stati con almeno 10 detenuti, gli Stati che avevano la più alta percentuale di minoranze razziali ed etniche erano Nebraska (75%), Texas (73%) e Louisiana (71%). Il due percento di tutti i prigionieri nel braccio della morte sono donne. Dal 1976 al 1° gennaio 2019 sono state giustiziate 1.500 persone: 837 bianchi, 514 neri, 126 ispanici, 16 pellerossa, 7 asiatici. In totale, 1.484 uomini e 16 donne (1,07 % del totale). "Death Row USA" registra anche la razza e il sesso delle vittime relative alle esecuzioni effettuate. Le 1500 persone giustiziate erano accusate di aver ucciso un totale di 2191 persone. Divise per razza le vittime erano 1655 bianche (75,54%), 337 nere (15,38%), 153 ispaniche (6,98%), 41 asiatiche (1,87%), e 5 pellerossa (0,23%). Divise per sesso le vittime erano 1.115 maschi (50,89%), e 1.076 femmine (49,11%). Il 10% delle persone giustiziate (148) aveva rinunciato volontariamente a presentare appello. Dal 1977 ad oggi, e prima che nel 2005 la Corte Suprema vietasse le esecuzioni di minorenni, 23 persone erano state giustiziate per reati commessi da minorenni.

 

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