USA - Texas. Rodney Reed, presenta una petizione secondo cui 7 nuovi testimoni possono dimostrare la sua innocenza.

15 Novembre 2019 :

Rodney Reed, presenta una petizione secondo cui 7 nuovi testimoni possono dimostrare la sua innocenza. Gli avvocati di Rodney Reed, 51 anni, nero, che dovrebbe essere giustiziato la prossima settimana, hanno depositato un’istanza alla Texas Court of Criminal Appeals in cui dichiarano di aver trovato 7 testimoni che ne dimostrano l’innocenza. All’istanza sono allegate le testimonianze giurate che 4 dei nuovi testimoni hanno rilasciato negli ultimi giorni. Reed è stato condannato a morte il 29 maggio 1998 con l’accusa di aver stuprato e strangolato, il 23 aprile 1996, Stacey Stites, 19 anni, bianca. Ma Reed e gli avvocati dell'Innocence Project affermano di avere prove che ne dimostrano l’innocenza, prove che puntano contro il fidanzato degli Stites, Jimmy Fennell, che all’epoca era un agente di polizia. Il caso ha attirato l'attenzione di politici, leader religiosi e celebrità come Kim Kardashian West e Rihanna e oltre 2,8 milioni di persone hanno firmato una petizione su freerodneyreed.com chiedendo al governatore Greg Abbott di sospendere l'esecuzione, prevista per il 20 novembre. Le nuove dichiarazioni giurate, che provengono da vicini, colleghi e conoscenti di Stites e Fennell, dipingono la loro relazione come violenta e difficile. C'è anche un'ulteriore testimonianza che conferma quanto sempre dichiarato da Reed a sua difesa, ossia che aveva una relazione con la vittima, ma che questa relazione veniva tenuta nascosta per via dell’interrazzialità della coppia. Un testimone ha affermato che Fennell ha detto qualcosa del tipo "Hai avuto quello che meritavi" mentre guardava il corpo della vittima durante il servizio funebre. La nuova testimonianza mira a confutare la rappresentazione dell'accusa di Fennell e Stites come una coppia felice che non vede l’ora di sposarsi. Fennell non è mai stato accusato della morte della fidanzata. Il suo avvocato, Robert Phillips, ha detto che il suo cliente nega qualsiasi coinvolgimento nella morte della Stites, e ha detto che le storie mancavano di credibilità. "Con queste prove non si va nemmeno davanti ad un grand jury per l’udienza preliminare”, ha detto Phillips. La difesa di Reed è coordinata dall’Innocence Project. Lisa Tanner, che ha rappresentato la pubblica accusa nel processo a Reed, continua a sostenerne la colpevolezza, che sarebbe dimostrata dal Dna trovato sulla vittima. "Una grande quantità di prove credibili, tra cui prove inconfutabili del DNA, le dichiarazioni dei testimoni e lo schema seguito da Rodney Reed nel commettere altri suoi attacchi sessuali, mostrano oltre ogni ragionevole dubbio che ha violentato e ucciso Stacey Stites", ha detto la Tanner. Ma gli avvocati di Reed affermano che il suo Dna era sul corpo degli Stites perché erano impegnati in una relazione sessuale consensuale. The Innocence Project ha osservato che Reed, che è nero, è stato condannato da una giuria tutta bianca. Afferma inoltre che l'arma del delitto non è mai stata testata per prove del DNA, che gli esperti forensi hanno ammesso errori nella loro testimonianza e che un ex detenuto afferma che qualcun altro ha confessato l'omicidio che ha mandato Reed in prigione. Bryce Benjet, un avvocato “senior” dell’Innocence Project, ha definito il caso "un errore giudiziario". Nel 2008, Fennell si è dichiarato colpevole di rapimento e attività sessuale impropria con una persona in custodia mentre ancora era poliziotto a Georgetown, in Texas. Una donna fermata dopo una chiamata per una lite domestica lo ha accusato di stupro. Fu condannato a 10 anni. Un ex compagno di detenzione di Fennell sostiene di aver raccolto confidenze dello stesso Fennell sul fatto che sarebbe stato lui a uccidere la fidanzata. "Jimmy ha detto che la sua fidanzata, di nascosto da lui, stava dormendo con un uomo nero", ha scritto Arthur Snow Jr., che stava scontando una condanna per falsificazione in una prigione del Texas nel 2010, nella dichiarazione giurata. "Verso la fine della conversazione, Jimmy disse con sicurezza: "Ho dovuto uccidere quella ***** della mia amorevole fidanzata". Fino ad oggi l’oggetto usato, secondo l’accusa, per strangolare la vittima non è stato sottoposto a test del Dna. L’accusa ritiene che ormai l’oggetto è stato toccato da talmente tante persone, compresi i giurati del processo, che un test del Dna sarebbe inutile. A parte il liquido seminale trovato nel corpo della vittima nessun altro elemento colloca Reed né sulla scena del crimine, né dove è stato rinvenuto il cadavere, in un furgone abbandonato. Cosa succederà adesso? La petizione mandata al governatore Abbott potrebbe portare a una commutazione (Abbott lo ha fatto solo una volta nei 5 anni da cui è in carica, mentre ha dato il via libera a 46 esecuzioni), oppure ad un semplice rinvio dell’esecuzione di 30 giorni. Eppure, a solo una settimana dalla sua esecuzione, Reed sta guadagnando nuovi sostenitori ogni giorno. In un'intervista alla NBC News proprio ieri, la cugina di Stites Heather Stobbs ha detto che Reed merita la possibilità di ripulire il suo nome. "Non puoi mettere a morte qualcuno con tutti questi dubbi", ha detto. "La quantità di dubbi che escono ogni giorno è incredibile - ed è quello che trovo pazzesco".

 

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