Negli Stati Uniti 1.344 detenuti si trovano nei bracci della morte in violazione dei trattati internazionali sottoscritti dagli Usa, secondo un rapporto del Death Penalty Information Center (DPIC).

Il prigioniero da più tempo nel braccio della morte saudita è stato giustiziato il 23 giugno 2020, nonostante la lunga battaglia per ottenere il perdono da parte della famiglia della sua vittima.

Inizia a Tunisi il 25 giugno 2020 il seminario “Verso l’abolizione della pena di morte in Tunisia”, che rappresenta l’atto conclusivo del progetto sostenuto dall’Unione Europea volto a contenere la pena di morte in tempo di “guerra al terrorismo” nel Paese.

Un uomo che violentò e uccise una modella nel distretto Nangang di Taipei nel 2017 ha evitato la condanna a morte in un processo d’appello conclusosi il 23 giugno 2020, che ha visto invece la conferma della sua condanna all’ergastolo.

Due uomini sono stati condannati a morte il 23 giugno 2020 dal Tribunale Intermedio del Popolo di Shenzhen per produzione e vendita di droghe, ad alcuni giorni di distanza dalla Giornata Internazionale Contro l'Abuso di Droghe e il Traffico Illecito (26 giugno).

Un'Alta Corte dello Zimbabwe ha condannato a morte due rapinatori per aver ucciso un tassista ad Harare due anni fa, ha riportato The Herald il 22 giugno 2020.

L'alta corte di Madras il 22 giugno 2020 ha assolto un uomo che era stato condannato a morte per l’uccisione del suo genero Dalit, commutando inoltre le condanne a morte emesse contro altre cinque persone nello stesso caso.

Il sostituto procuratore di Mashhad, capitale della provincia iraniana del Razavi Khorasan, ha affermato che un gran numero di donne sono state arrestate per aver pubblicato su Instagram foto senza lo Hijab, il velo obbligatorio.

La Corte d'Appello del Kenya il 19 giugno 2020 ha commutato in pene detentive le condanne a morte di due agenti di polizia riconosciuti colpevoli di aver ucciso un agente della polizia amministrativa e due parenti di un deputato.

Il tribunale penale di Ninive, in Iraq, ha condannato a morte Abu Abd al-Bari, ex Mufti dell'ISIS nella città di Mosul, hanno riportato fonti irachene il 21 giugno 2020.

Un uomo è stato impiccato il 16 giugno 2020 nella prigione di Adel Abad, a Shiraz, dopo essere stato riconosciuto colpevole di omicidio.

Un detenuto iraniano è stato torturato a morte da agenti dell'intelligence, ma suo padre è stato costretto a firmare che è morto per coronavirus. La notizia è stata pubblicata da irannewsupdate.com il 18 giugno 2020, citando come fonte primaria il sito di HENGAW, organizzazione per i diritti umani.