esecuzioni nel mondo:

Nel 2024

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Dal 2000 a oggi

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legenda:

  • Abolizionista
  • Mantenitore
  • Abolizionista di fatto
  • Moratoria delle esecuzioni
  • Abolizionista per crimini ordinari
  • Impegnato ad abolire la pena di morte

GIAMAICA

 
governo: democrazia parlamentare costituzionale
stato dei diritti civili e politici: Libero
costituzione: 6 agosto 1962
sistema giuridico: si basa sulla common law inglese
sistema legislativo: bicamerale, Senato e Camera dei Rappresentanti
sistema giudiziario: Corte Suprema, giudici nominati dal Governatore Generale su indicazione del Primo Ministro; Corte d'Appello
religione: maggioranza protestante
metodi di esecuzione: impiccagione
braccio della morte:
Data ultima esecuzioni: 0-0-0
condanne a morte: 0
Esecuzioni: 0
trattati internazionali sui diritti umani e la pena di morte:

Patto Internazionale sui Diritti Civili e Politici

Primo Protocollo Opzionale al Patto

Convenzione sui Diritti del Fanciullo

Convenzione Americana sui diritti umani

Statuto della Corte Penale Internazionale (esclude il ricorso alla pena di morte) (solo firmato)


situazione:
Riguardo alla pena di morte la Costituzione giamaicana stabilisce: "Nessuno può essere privato intenzionalmente della vita salvo che in esecuzione di una sentenza di una corte per un reato penale di cui sia stato ritenuto responsabile".
L’omicidio è un crimine capitale, salvo per le donne incinte, le persone oltre i 70 anni e per chi ha meno di 18 anni.
L’ultima impiccagione è avvenuta il 18 febbraio del 1988, quando Nathan Foster è stato giustiziato nel carcere di Santa Caterina.
La Giamaica è uno stato indipendente nell’ambito del Commonwealth, che mantiene la pena di morte, per il quale il Comitato Giudiziario del Privy Council britannico rimane la Corte d’Appello di ultima istanza. Nel 1993 il Privy Council ha deciso, nel caso dei giamaicani Earl Pratt e Ivan Morgan, che 5 anni nel braccio della morte avevano costituito una punizione insolita e inumana e aveva di conseguenza ordinato la commutazione in ergastolo delle loro condanne, stabilendo così un limite massimo di 5 anni di detenzione nel braccio della morte.
Il 7 luglio 2004, con cinque voti contro quattro, il Privy Council di Londra ha dichiarato incostituzionale - perché inumana e degradante - la pena di morte quale sanzione obbligatoria per omicidio in Giamaica. In base alla decisione, tutte le sentenze capitali emesse a partire dall’introduzione nel 1992 della Legge sui Reati Contro la Persona che prevedeva automaticamente la pena di morte in caso di omicidio, sono da considerare illegali. Gli oltre 60 prigionieri del braccio della morte giamaicano condannati a partire da allora hanno guadagnato il diritto a una revisione della sentenza.
Il 26 novembre 2004, il Senato giamaicano ha approvato una serie di emendamenti alla Legge sui Reati Contro la Persona per dare ai giudici maggiore discrezionalità nei casi di omicidio dopo la decisione del Privy Council. Gli emendamenti mettono fine alla pena di morte quale sanzione obbligatoria per l'omicidio, attribuendo ai giudici la facoltà di scegliere tra la condanna a morte e l'ergastolo. Inoltre passa da sette a venti anni il periodo minimo che un condannato per omicidio deve trascorrere in carcere prima di poter accedere alla libertà condizionata. I suddetti cambiamenti sono applicabili anche ai responsabili di omicidio attualmente detenuti nei bracci della morte.
La Giamaica è tra gli undici firmatari dell’accordo del 2001 volto a stabilire una Corte Caraibica di Giustizia, sostitutiva del Privy Council di Londra come corte d’appello di ultima istanza nella regione. I leader dei paesi caraibici vedono in essa la fine dell’ultimo retaggio del colonialismo, ma i militanti per i diritti umani sono preoccupati che con la nuova giurisdizione aumenteranno le esecuzioni essendo i governi caraibici per lo più a favore della pena di morte.
La Corte Caraibica di Giustizia è stata inaugurata a Trinidad il 16 aprile 2005. Nel novembre 2004, la Giamaica aveva deciso di passare alla giurisdizione della Corte Caraibica, ma la decisione, che era stata presa dal parlamento con una maggioranza semplice, è stata per questo sottoposta a un ricorso costituzionale davanti al Privy Council che è stato presentato nel dicembre 2004 dal Labour Party, all’opposizione in Giamaica, e da altri tre gruppi della società civile, la Jamaican Bar Association, il Jamaicans For Justice e l’Independent Jamaican Council for Human Rights.
In Giamaica, non sono state comminate nuove condanne a morte e il braccio della morte era vuoto alla fine del 2017, dopo che, il 31 luglio 2015, un ex soldato della Jamaica Defence Force, Leslie Moodie, ha avuto la sua condanna a morte commutata in ergastolo dalla Corte d’Appello.

Le Nazioni Unite
Il 13 maggio 2015, la Giamaica è stata esaminata nell’ambito della Revisione Periodica Universale da parte del Consiglio dei Diritti Umani delle Nazioni Unite. Non hanno incontrato il favore della Giamaica le raccomandazioni di introdurre una moratoria de jure delle esecuzioni capitali in vista dell’abolizione definitiva della pena di morte e di ratificare il Secondo Protocollo Opzionale al Patto Internazionale sui Diritti Civili e Politici.
Il 17 dicembre 2018, la Giamaica ha nuovamente votato contro la risoluzione per una moratoria delle esecuzioni capitali all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite.

 

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