Nel 2024
0Dal 2000 a oggi
0Patto Internazionale sui Diritti Civili e Politici
Primo Protocollo Opzionale al Patto
Secondo Protocollo Opzionale al Patto (per l'abolizione della pena di morte)
Convenzione sui Diritti del Fanciullo
Convenzione contro la Tortura ed i Trattamenti e le Punizioni Crudeli, Inumane o Degradanti
Statuto della Corte Penale Internazionale (esclude il ricorso alla pena di morte)
Il 1 luglio 2017, è entrato in vigore il nuovo Codice Penale che abolisce la pena di morte per tutti i crimini, approvato nel 2015.
L’ultima esecuzione nel Paese risale al 2008 e la pena di morte era classificata come segreto di Stato.
Da allora, la Mongolia ha compiuto una serie di passi verso l’abolizione. Nel 2010, il Presidente Tsakhia Elbegdorj ha commutato tutte le condanne a morte e ha annunciato una moratoria su tutte le esecuzioni. Nel 2012, la Mongolia è divenuta parte del Secondo Protocollo Opzionale al Patto Internazionale sui Diritti Civili e Politici, che impegnava il Paese ad abolire la pena di morte.
Nel 2011 Nessuno tocchi Caino aveva conferito al Presidente Tsakhia Elbegdorj il “Premio l’Abolizionista dell’Anno.”
Tuttavia, il nuovo Presidente Khaltmaagiin Battulga ha ripetutamente invocato la pena di morte ed il 27 novembre 2017 ha presentato una proposta di reintroduzione al Ministro della Giustizia.
Il 29 settembre 2017, la Mongolia ha votato a favore della Risoluzione sulla pena di morte alla 36° sessione del Consiglio diritti umani delle Nazioni Unite.
Il 17 dicembre 2018, la Mongolia ha nuovamente co-sponsorizzato e votato a favore della Risoluzione per una Moratoria delle esecuzioni capitali all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite.
Mohammad Javad Vafa'i Thani, un prigioniero politico simpatizzante dell'Organizzazione dei Mojahedin del Popolo dell'Iran (PMOI/MEK), il 19 luglio 2023 è stato condannato a morte nella Repubblica Islamica.
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