esecuzioni nel mondo:

Nel 2025

0

Dal 2000 a oggi

0

legenda:

  • Abolizionista
  • Mantenitore
  • Abolizionista di fatto
  • Moratoria delle esecuzioni
  • Abolizionista per crimini ordinari
  • Impegnato ad abolire la pena di morte

SINGAPORE

 
governo: repubblica parlamentare
stato dei diritti civili e politici:
costituzione: 3 giugno 1959, emendata nel 1965
sistema giuridico: si basa sulla common law inglese
sistema legislativo: monocamerale, Parlamento
sistema giudiziario: Corte Suprema, il capo nominato dal presidente su consiglio del primo ministro, gli altri giudici nominati dal presidente su indicazione del capo della Corte Suprema
religione: 42.5% buddhisti, 14.9% mussulmani, 8.5% taoisti, 4.8% cattolici, altro
braccio della morte: +40 (fine 2017, secondo Amnesty International)
Data ultima esecuzioni: 0-0-0
condanne a morte: 15
Esecuzioni: 8
trattati internazionali sui diritti umani e la pena di morte:

Convenzione sui Diritti del Fanciullo (ha espresso una riserva all'art. 37, che vieta la pena di morte ai minori di 18 anni)


situazione:
Sono reati capitali omicidio, tradimento, sequestro di persona, crimini contro il Presidente, possesso illegale di armi e l’aver causato l’esecuzione di una persona innocente mediante falsa testimonianza. Il possesso di arma da fuoco all’esterno di un poligono di tiro a segno comporta la pena di morte. 
Il 7 luglio 2014, un emendamento alla legge sulla protezione dalle radiazioni è stato approvato in Parlamento e consente l’imposizione della pena di morte per reati legati al nucleare che provochino danni o la morte. Non ci sono impianti nucleari a Singapore al momento, quindi questa legge vale per futuri scenari, anche se può essere applicata nel caso in cui un incidente accada nella regione e i suoi effetti possano coinvolgere Singapore. 
Le esecuzioni hanno luogo all’alba. I famigliari sono di solito informati solo una settimana prima. Non c’è quasi dibattito pubblico sulla pena di morte nel paese, anche perchè leggi speciali limitano la libertà di stampa e vietano comizi e manifestazioni non autorizzate. 

Il 6 ottobre 2016, l’agenzia governativa Reach ha pubblicato un sondaggio secondo cui l'80 per cento dei residenti di Singapore ritiene che la pena di morte dovrebbe essere mantenuta. Un totale di 1.160 cittadini sono stati selezionati in modo casuale per l'indagine, che è stata effettuata attraverso il telefono cellulare. Solo il 10 per cento ha detto che la pena di morte dovrebbe essere abolita mentre il restante 10 per cento non ha dato una risposta definitiva o si è rifiutato di rispondere. Secondo il sondaggio, vi è un ampio supporto generale al sistema della pena capitale, con il 57 per cento apertamente a favore e l'80 per cento d’accordo in linea di principio. Inoltre, il 23 per cento ha detto "dipende" e il 13 per cento si è opposto. Tra i più favorevoli quelli con titoli di istruzione superiore: il 68 per cento tra i laureati e specializzati, il 62 per cento tra quelli usciti dal politecnico e il 50 per cento di quelli con titolo di istituto di istruzione tecnica. Tra quelli con titoli di scuola primaria o inferiori, sono favorevoli alla pena di morte il 54 per cento. Secondo l’82 per cento degli intervistati, la pena di morte è un deterrente importante che ha contribuito a mantenere Singapore al sicuro da reati gravi. L'81 per cento dei favorevoli in generale alla pena di morte la ritiene necessaria come punizione per omicidio, il 78 per cento per l'uso di un'arma da fuoco per commettere un reato grave, il 74 per cento per il traffico di armi e il 67 per cento per il traffico di droga. 


Nel 2016, Singapore ha impiccato 4 persone, due per omicidio e due per traffico di droga, ha reso noto il Singapore Prison Service (SPS) nel suo rapporto annuale. 
Almeno nuove condanne a morte per traffico di droga sono state pronuciate nel corso del 2016, secondo Amnesty International mentre due persone hanno visto la loro condanna capitale per questo tipo di reato commutata.


La guerra alla droga
Singapore ha alcune delle leggi anti-droga più dure al mondo e gli stessi formulari doganali avvertono senza mezzi termini i viaggiatori in arrivo sul rischio di “pena di morte per i trafficanti di droga”. Qualsiasi persona con più di 18 anni trovata in possesso di oltre 15 grammi di eroina, 30 grammi di cocaina, 500 grammi di cannabis o 250 grammi di metanfetamine sarà obbligatoriamente condannata a morte tramite impiccagione. La Corte Suprema di Singapore ha decretato che aiutare gli spacciatori a impacchettare l’eroina in sacchetti più piccoli è grave quanto la vendita di droga: quindi, chiunque compia questo rischia la pena di morte. 
Nel novembre 2012, a seguito della revisione periodica, il Parlamento di Singapore ha approvato emendamenti relativi al Codice Penale e al Codice di Procedura Penale abolendo la pena di morte obbligatoria in alcuni casi di omicidio e di traffico di droga e rendendo il processo di appello automatico nel caso in cui l’imputato è stato condannato a morte. La pena di morte obbligatoria si applica solo ai casi in cui l’omicidio sia stato intenzionale e, per il traffico di droga, solo nel caso in cui l’imputato non sia un semplice corriere, non collabori con le autorità o non sia disabile mentale. In caso contrario, l’accusato può essere condannato all’ergastolo e il giudice può anche ordinare la pena aggiuntiva della fustigazione. Tutti i casi di 32 detenuti nel braccio della morte il cui ricorso era stato trattato in precedenza, se idonei, sarebbero stati riesaminati per una nuova sentenza, in base alle nuove norme. 
Dal 1° gennaio 2013 e fino al 31 dicembre 2016, diciotto condannati per reati di droga hanno avuto le loro condanne a morte commutate in ergastolo. 

La pena di morte “top secret” 
Nel 2016, Singapore ha impiccato 4 persone, due per omicidio e due per traffico di droga, ha reso noto il Singapore Prison Service (SPS) nel suo rapporto annuale. Anche nel 2015 le esecuzioni sono state 4.
Il Singapore Prison Service (SPS) fornisce il numero di esecuzioni ogni anno nel suo rapporto, ma altre informazioni importanti, come ad esempio il numero di individui nel braccio della morte, il loro nome e background (ad esempio sesso, nazionalità e retroterra socio-economico) non sono divulgati pubblicamente. 
Il Governo ha emesso un comunicato stampa sull’esecuzione di Muhammad bin Kadar nell’aprile 2015, ma sugli altri tre giustiziati nel 2015 non ha fatto nessun annuncio. “We Believe in Second Chances” ha saputo di due di queste esecuzioni nel dicembre 2015 attraverso il condannato a morte Kho Jabing, poi giustiziato nel maggio 2016. 
Nel 2014, Singapore aveva impiccato due uomini per droga, nelle prime esecuzioni effettuate nella città-Stato dopo una moratoria di fatto in atto dal luglio 2011 come parte di un riesame generale della situazione sulla droga e sulla pena di morte che ha portato alla nuova legislazione nel novembre 2012. Le ultime esecuzioni erano avvenute nel 2011, quando sono state giustiziate quattro persone: due per omicidio e due per traffico di droga. 
Almeno 436 persone sono state giustiziate a Singapore dal 1991 al 2016 (al 30 giugno), la maggior parte per reati di droga. 
Alla fine del 2015, erano 23 le persone nel braccio della morte della città-Stato, secondo il Governo. 


Le Nazioni Unite
Il 27 gennaio 2016, Singapore è stato sottoposto al Riesame Periodico Universale del Consiglio dei Diritti Umani delle Nazioni Unite. In risposta alle domande sulla pena di morte, il Governo ha detto che nessuna società civile si fa vanto di togliere vite umane e che Singapore applica la pena capitale per scoraggiare i crimini più gravi quali l’omicidio e il traffico di droga. 
Il 19 dicembre 2016, Singapore ha votato contro la risoluzione per una moratoria delle esecuzioni capitali all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Durante i lavori in terza commissione, Singapore si è fatto promotore di un emendamento alla Risoluzione, volto ad affermare la sovranità degli Stati nel definire la legislazione interna, anche in materia penale, nel rispetto degli obblighi internazionali che è stato approvato con 76 voti a favore, 72 contrari e 26 astenuti.

 

notizie


 

Pena di morte per reati di droga

 
 
 

Legislazione

 
 
 

Pena di morte per reati violenti

 
 
 

 

Asia, Medio Oriente, Australia e Oceania