Il Premio l'Abolizionista dell'Anno

16 Marzo 2017 :


Il Premio “L’Abolizionista dell’Anno 2007”, promosso da Nessuno tocchi Caino quale riconoscimento alla personalità che più di ogni altra si è impegnata sul fronte della moratoria delle esecuzioni capitali e dell’abolizione della pena di morte, è conferito quest’anno al Presidente del Ruanda Paul Kagame, autore anche della Prefazione al Rapporto 2007, il quale riceverà il Premio dalle mani del Presidente del Consiglio Romano Prodi che ha scritto l’Introduzione al Rapporto, curato anche quest’anno da Elisabetta Zamparutti ed edito da Reality Book.
Il 25 agosto 2003, con le prime elezioni a cui abbiano partecipato più candidati, Paul Kagame è stato eletto Presidente del Ruanda per un mandato di sette anni. Elezioni nazionali e locali si sono svolte rispettivamente nel settembre 2003 e nel gennaio-marzo 2006 e sono state considerate dalla Comunità Internazionale un primo passo verso la riconciliazione nazionale e la democrazia, dopo la guerra civile scoppiata nel 1990 e culminata con il genocidio del 1994.
Attività di unità e riconciliazione si sono intensificate con il dispiegarsi sul piano nazionale del sistema giudiziario tradizionale, denominato Gacaca, e l'accelerazione del lavoro del Tribunale penale internazionale per il Ruanda che esclude il ricorso alla pena capitale.
Il 19 gennaio 2007, il governo ruandese ha approvato un disegno di legge per l'abolizione della pena di morte nel paese ed il 15 aprile ha deciso di firmare la “Dichiarazione” dell’Unione europea contro la pena di morte e di sponsorizzare la Risoluzione per la moratoria universale delle esecuzioni capitali all’Assemblea Generale dell’ONU.
Dopo l’approvazione della Camera dei Deputati l’8 giugno e del Senato il 10 luglio, la legge che abolisce la pena di morte per tutti i crimini, compreso quello di genocidio, è entrata in vigore il 26 luglio 2007, con la ratifica del Presidente Kagame e la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del Ruanda.
L’abolizione è stata accolta con favore anche da superstiti del genocidio, i quali hanno giustamente rilevato che la pena capitale esisteva nella legislazione ruandese ben prima del 1994 e “non ha dissuaso la gente dall'impugnare i machete per massacrare i loro simili.”
L’abolizione della pena di morte e l’adesione alla campagna per la moratoria universale delle esecuzioni capitali sono atti dallo straordinario valore simbolico, con i quali il Ruanda dimostra emblematicamente al mondo che si può porre fine all’assurdo ciclo della vendetta e che le istanze di giustizia e legalità non si risolvono con la pena capitale.
Il Premio “L’Abolizionista dell’Anno 2007”, un’opera in bronzo creata appositamente dall’artista Massimo Liberti, raffigura una Terra a forma di palloncino sul quale sono seduti dei bambini per volare più in alto e guardare lontano.