Il Premio l'Abolizionista dell’Anno

16 Marzo 2017 :


Il Premio “L’Abolizionista dell’Anno 2006”, promosso da Nessuno tocchi Caino quale riconoscimento alla personalità che più di ogni altra si è impegnata sul fronte della moratoria delle esecuzioni capitali e dell’abolizione della pena di morte, è conferito quest’anno al Presidente del Messico Vicente Fox Quesada, autore della Prefazione del Rapporto 2006 sulla pena di morte nel mondo, curato anche quest’anno da Elisabetta Zamparutti ed edito da Marsilio.
Il 9 dicembre 2005, con la pubblicazione sulla gazzetta ufficiale della riforma costituzionale approvata dal Parlamento federale e dalla maggioranza dei parlamenti degli stati federati, il Messico ha abolito la pena capitale anche dalla Costituzione.
La modifica costituzionale ha fatto seguito a un altro importante cambiamento, quello avvenuto il 21 aprile 2005, quando la Camera dei Deputati ha ratificato gli emendamenti al Codice di Giustizia Militare già approvati dal Senato della Repubblica nell’aprile del 2004. La riforma del Codice militare, voluta fortemente dal governo del Presidente Vicente Fox e appoggiata dai vertici militari, ha sostituito la pena capitale con una pena detentiva dai 30 ai 60 anni.
Ma l’impegno del Presidente Vicente Fox Quesada non si è limitato alla lotta contro la pena di morte nel suo paese. In nome della difesa dei diritti dei propri cittadini condannati a morte in America, il Governo messicano ha fatto ricorso nel 2003 alla Corte Internazionale di Giustizia per violazione della Convenzione di Vienna sulle relazioni consolari. Il 31 marzo 2004, la Corte dell’Aja ha accolto il suo ricorso e, il 28 febbraio 2005, la Casa Bianca ha ordinato alle Corti statali di esaminare i ricorsi dei 51 cittadini messicani rinchiusi nei bracci della morte di 10 stati dell’Unione. La vittoria messicana ha indiscutibili effetti anche sulla situazione di altri cittadini stranieri detenuti nei bracci americani.
Il 28 novembre 2005 il Messico è divenuto inoltre il 100° Stato a ratificare lo statuto della Corte Penale Internazionale che esclude il ricorso alla pena di morte anche per i crimini contro l’umanità.
Il Premio “L’Abolizionista dell’Anno 2006”, un’opera in bronzo, creata appositamente dall’artista Massimo Liberti, raffigura una Terra a forma di palloncino sul quale sono seduti dei bambini per volare più in alto e guardare lontano.