07 Ottobre 2025 :
I Talebani hanno rilasciato 72 detenuti da una prigione nella provincia settentrionale di Sar-e-Pul su ordine del loro leader, riducendo al contempo le condanne di altri 95, hanno riferito fonti locali all’emittente Amu il 6 ottobre 2025.
Le fonti hanno precisato che i prigionieri politici e coloro che sono accusati di "propaganda" contro i Talebani non rientrano tra i rilasciati o tra i detenuti cui è stata concessa clemenza.
Un parente di un detenuto, parlando a condizione di anonimato per motivi di sicurezza, ha affermato che la maggior parte dei prigionieri liberati erano legati o affiliati ai Talebani, mentre i detenuti politici rimangono dietro le sbarre.
"Un mio familiare nella prigione di Sar-e-Pul mi ha detto che nessuno dei prigionieri politici è stato liberato", ha detto il parente.
I Talebani non hanno commentato pubblicamente le liberazioni segnalate.
La decisione arriva in una fase in cui continuano le critiche internazionali nei confronti dei Talebani in materia di diritti umani. Il Rapporto sui diritti umani del Dipartimento di Stato Usa del 2024 afferma che i Talebani hanno costruito una "struttura istituzionalizzata di repressione" contro donne, ragazze e persone critiche nei confronti del loro regime, descrivendola come "diffusa e sistematica" e potenzialmente configurabile come crimine contro l'umanità.
Il rapporto cita anche le conclusioni del Relatore Speciale delle Nazioni Unite Richard Bennett, dell'Ufficio delle Nazioni Unite per il Coordinamento degli Affari Umanitari (OCHA) e di Human Rights Watch, che hanno documentato sparizioni forzate, detenzioni arbitrarie e altri gravi abusi sotto il regime talebano.
Bennett ha affermato di aver ricevuto testimonianze dirette da parte di vittime e testimoni di queste sparizioni, tra cui attivisti per i diritti umani, esperti legali e dimostranti, molti dei quali donne.
Sebbene il rapporto statunitense abbia rilevato prove di crimini di guerra e di un possibile genocidio, ha aggiunto che Washington non ha ancora preso una decisione formale in merito ai crimini contro l'umanità commessi dai Talebani.