ARABIA SAUDITA. GIUSTIZIATI SEI SOMALI PER RAPINE E SEQUESTRI

05 Aprile 2005 :

sei cittadini somali sono stati decapitati per aver sequestrato e rapinato diversi conducenti di taxi nella città di Jeddah, ha comunicato il Ministero degli Interni saudita, che ha reso noti i nomi sei membri della banda: Abdullah ibn Adam Abdullah, Abdul Fattah ibn Ali Hassan, Hussein ibn Harun Mahmoud, Ali ibn Sheikh Yousuf, Abdul Nur ibn Mohammad Wahaile e Abdullah ibn Hassan Abdi.
Secondo le autorità, la banda era solita attirare le vittime in un luogo isolato, per poi sottrarre loro gli effetti personali ed il taxi, sotto la minaccia di coltelli. I sei erano stati riconosciuti colpevoli per aver “diffuso la corruzione e messo a rischio la sicurezza”.
In questo caso, la decapitazione appare una punizione particolarmente dura, dal momento che la sharia prevede la sola amputazione della mano destra per i responsabili di reati come il furto, riservando in genere la pena capitale ai colpevoli di omicidio, traffico di droga e stupro.
In base a testimonianze di abitanti di Jeddah, sono sempre di più gli africani che raggiungono clandestinamente la costa saudita attraverso il Mar Rosso o che restano nella città dopo il pellegrinaggio islamico dell’Haj. Questi immigrati irregolari avrebbero fatto aumentare di molto il numero di reati commessi a Jeddah.
 

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