ARABIA SAUDITA: LE FAMIGLIE DEI 37 GIUSTIZIATI ANCORA ASPETTANO LA RESTITUZIONE DEI CORPI

Mujtaba al-Sweikat

03 Maggio 2020 :

A distanza di un anno da quando 37 persone sono state messe a morte in un solo giorno in Arabia Saudita, nessuno dei corpi dei giustiziati è stato restituito alle rispettive famiglie, hanno denunciato attivisti per i diritti umani, riportati da ABC News il 23 aprile 2020.
Uno dei giustiziati di quel giorno fu Mujtaba al-Sweikat, che era stato arrestato all'aeroporto internazionale King Fahd mentre stava per volare negli Stati Uniti per intraprendere studi universitari all'Università del Michigan. Era stato originariamente arrestato nel 2012 per presunta partecipazione a manifestazioni antigovernative, in base al suo fascicolo compilato dall'associazione per i diritti umani Reprieve.
Secondo l'Organizzazione europea-saudita per i Diritti Umani (ESOHR), fino a sei dei giustiziati l'anno scorso, incluso al-Sweikat, erano stati arrestati per reati commessi quando erano adolescenti.
Maya Foa, direttore di Reprieve, ha dichiarato alla ABC News che è giunto il momento per gli alleati occidentali dell'Arabia Saudita di ritenere responsabile il regime saudita per la situazione relativa ai diritti umani, in un paese in cui "alle famiglie viene negato il diritto al lutto, come promemoria affinché trattengano le loro lingue."
"Stiamo insistendo sul recupero del corpo, perché ricevere il corpo di tuo figlio significa ricevere tuo figlio", ha detto la madre di Mujtaba in una corrispondenza con ESOHR del 20 aprile, che è stata condivisa con ABC News. “Questo è il minimo diritto possibile che può essere concesso a una famiglia in lutto per l’uccisione di suo figlio. Vogliamo seppellirlo nella sua terra e nella città in cui è nato, nella terra ... in cui è cresciuto"
Ali Adubisi, direttore di ESOHR, ha dichiarato che il regime saudita sta "inviando un messaggio" trattenendo il corpo e negando alla famiglia il diritto di piangerlo. Dei 37 giustiziati nell'aprile dello scorso anno, 33 famiglie non hanno ricevono i corpi dei loro cari, mentre la situazione relativa agli altri quattro corpi non è nota, secondo ESOHR.

 

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