ARABIA SAUDITA: SALVO GRAZIE AL ‘PREZZO DEL SANGUE’

30 Luglio 2012 :

un cittadino saudita che era stato condannato a morte per l'omicidio di un connazionale durante una lite, si è salvato dalla decapitazione dopo che il padre della vittima lo ha perdonato in risposta ad una sollecitazione del Re Abdullah, ha riferito un giornale.
Abdullah Nassir Al Qahtani ha passato in prigione quasi sette anni in attesa di essere decapitato, poi gli è stato detto dai suoi carcerieri che la pena è stata annullata.
"Quando sono stato mandato in prigione, ho sentito che era la fine ... mi aspettavo di essere decapitato ogni giorno e ogni giorno per me era lungo come un anno ", ha dichiarato al quotidiano Okaz.
"La mediazione del monarca mi ha dato una nuova vita e ho pianto quando mi è stato detto di essere stato graziato ... Sono molto grato alla famiglia della vittima e ho preso l’impegno serio di essere obbediente a Dio Onnipotente e al Profeta (la pace sia su di lui) ... io prometto di essere un buon membro di questa società ", ha detto al giornale mentre si preparava ad uscire dal carcere, nella città settentrionale di Rafha.
Secondo la legge islamica, che viene rigorosamente applicata in Arabia Saudita, un omicida può essere salvato dall'esecuzione e andare libero se viene graziato dai parenti della vittima in cambio della Diya (il prezzo del sangue).
 

altre news