03 Ottobre 2025 :
SCIOPERO DELLA FAME A STAFFETTA
La nonviolenza non si arresta, anzi si rafforza proprio ora che la popolazione carceraria ha superato le 63.000 unità, a fronte di una capienza regolamentare inferiore di ben 16.000 posti. In queste condizioni, il rispetto della legalità e della Costituzione viene gravemente compromesso. Nessuno tocchi Caino invita tutti coloro che leggono questo messaggio ad aderire allo sciopero della fame a staffetta, promosso dagli avvocati Valentina Alberta e Maria Brucale, insieme ai magistrati Stefano Celli e Marta Zavatta. Questo sciopero collettivo raccoglie il testimone da Rita Bernardini, che per 30 giorni – durante la pausa estiva dei lavori parlamentari – ha portato avanti il suo digiuno, per denunciare il colpevole silenzio delle istituzioni di fronte alla drammatica realtà vissuta da detenuti e operatori penitenziari. Nel frattempo, il numero dei suicidi tra i detenuti è salito a 65.
Più in basso il testo dell’appello con le indicazioni per aderire (anche per un solo giorno) allo sciopero della fame.
“50 anni fa il Parlamento varava il nuovo ordinamento penitenziario, iniziando l’attuazione della pena come disegnata dalla Costituzione. Una base solida sulla quale, grazie a una visione strategica e illuminata, si è innestata la riforma Gozzini, che con strumenti ideati e progressivamente ampliati ha condotto a uno straordinario abbattimento della recidiva.
La realtà, purtroppo, non si fa carico di celebrare ricorrenze e attuare buone idee e così il 31 agosto, nelle carceri italiane, ci sono 63.167 detenuti, il 140% della capienza effettiva. La situazione è sempre più drammatica e mentre scriviamo dobbiamo aggiornare il conto dei suicidi: 61 dall’inizio dell’anno. Eppure ci sono soluzioni possibili, anche nell’immediato. Una parte della politica ha finalmente cominciato a considerare la necessità di interventi rapidi, primo fra tutti il progetto di legge Giachetti sull’ampliamento temporaneo della liberazione anticipata, accanto a ragionamenti a medio e lungo termine. Rita Bernardini ha ripreso lo sciopero della fame dal 20 agosto e proseguirà sino alla ripresa dei lavori parlamentari, il 10 settembre. Dal giorno dopo intendiamo raccogliere il testimone di una protesta non violenta che proseguirà sino a che il numero di persone detenute non sarà adeguato agli standard di minima civiltà che oggi mancano.
Intendiamo replicare l’iniziativa lanciata l’8 luglio, alla quale hanno aderito 500 persone, di digiuno a staffetta. Ciascun aderente, nel giorno liberamente scelto, si impegna a non assumere cibi solidi.
Chiediamo innanzitutto a chi ha già partecipato alla nostra iniziativa di aderire nuovamente e convincere, ciascuno, altre nove persone. È una sfida per arrivare dall’insperato numero di 500 adesioni a quello di 5000. E’ importante supportare un’iniziativa che, nuovamente, attende il segnale di un provvedimento prioritario rispetto a qualsiasi altro, che possa alleviare le sofferenze e disagi gratuiti per chi vive e lavora nelle carceri.
Per aderire scrivete una mail a peruncarcereumano@gmail.com,
indicando nome cognome e professione, nonché un giorno di adesione a partire dall’11 settembre e almeno sino alla fine di ottobre."
Valentina Alberta e Maria Brucale, avvocati, Stefano Celli e Marta Zavatta, magistrati