IRAN - 2300 bambini in carcere con le madri, e 1800 affidati ai servizi sociali dopo il compimento dei 2 anni.

14 Novembre 2019 :

2300 bambini in carcere con le madri, e 1800 affidati ai servizi sociali dopo il compimento dei 2 anni. Almeno 1.800 bambini sono stati separati dalle loro madri detenute e sono stati consegnati alla Welfare Organization, secondo quanto riferito dall'agenzia di stampa statale ILNA il 26 gennaio. Citato da ILNA, Mohammad Nefriyeh, direttore generale degli Affari dei Bambini e dei Giovani nell'organizzazione del welfare, ha dichiarato: “Secondo un memorandum tra l'organizzazione del welfare e le varie amministrazioni carcerarie, tutti i bambini che vivono con le loro madri in carcere, una volta raggiunti i due anni devono essere consegnati all'organizzazione di assistenza sociale." Rivelando che il regime iraniano considera che le madri detenute non siano portatrici di alcun diritto, Nefriyeh ha proseguito dichiarando: “Non è compito nostro istituire asili nido nelle carceri. Le condizioni carcerarie sono condizioni speciali di sicurezza. Pertanto, non è possibile istituire asili in carcere". Ha sottolineato la separazione di 1.800 bambini dalle loro madri e ha detto: "Attualmente ci sono 1.800 bambini nei centri di assistenza sociale le cui madri sono imprigionate, e fino a quando la madre viene liberata e ha le condizioni per prendersi cura di suo figlio, il bambino sarà tenuto in uno dei nostri centri". Non è chiaro se la cifra di 1800 comprenda bambini tolti dalle prigioni nell’arco di diversi anni, o se sia un fenomeno degli ultimi mesi. Due anni fa infatti aveva suscitato un certo scalpore la cifra di 2300 bambini che vivevano in carcere assieme alle loro madri. Mohammad Javad Fathi, membro della commissione giudiziaria del parlamento iraniano, ha annunciato il 22 luglio 2017 che oltre 2300 bambini vivevano in prigione insieme ai loro genitori, una situazione che è "molto strana" e "sulla quale si deve intervenire con una legge". Fathi aveva esortato l'Organizzazione delle Prigioni a fornire una "statistica trasparente sul numero di madri detenute", aggiungendo: "Nascondere le cifre non risolve alcun problema, sebbene i numeri alti possano essere davvero deplorevoli". È chiaro che 2300 deve essere considerato il numero minimo, se esistesse un conteggio affidabile e definitivo la cifra potrebbe essere molto più alta. Nel maggio 2018, la deputata per la pianificazione e il coordinamento presso la direzione per le donne e la famiglia, Attahareh Nejadi, ha presentato un rapporto sulla sua visita nelle carceri femminili. Ha rivelato che il numero di donne detenute in Iran è il doppio delle capacità delle carceri. Nejadi ha dichiarato: "Visitando le prigioni del paese, non ho trovato la situazione delle donne appropriata. Le donne detenute per reati minori o comunque non volontari sono autorizzate a tenere i loro bambini piccoli in prigione; i loro figli sanno solo della vita in prigione. Secondo le informazioni esistenti, l'età media di queste donne è compresa tra 17 e 37 anni”. La presenza di così tanti bambini piccoli nelle carceri in Iran è tragica, soprattutto considerando che le leggi internazionali chiedono a tutti i governi di ridurre solo a casi di estrema gravità l’uso di pene detentive per donne con bambini piccoli, indicando espressamente che loro pene detentive devono essere sostituite da punizioni alternative tra cui la "sospensione della detenzione".

 

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