IRAN - Aggiornamenti sul caso Gholamreza Mansouri.

08 Settembre 2020 :

Aggiornamenti sul caso Gholamreza Mansouri. Come Nessuno tocchi Caino aveva riportato il 19 giugno, il cadavere dell’ex giudice Gholamreza Mansouri, 52 anni, era stato trovato il 19 giugno 2020 sul pavimento della hall dell’Hotel Duke a Bucarest, in Romania, apparentemente precipitato dalla tromba delle scale. Mansouri era un giudice e un procuratore molto controverso, fuggito dall’Iran nel 2019 dopo l’arresto per corruzione di alcuni funzionari di alto livello. Era sospettato, assieme ad altri magistrati, di aver incassato “bustarelle” sostanziose per “aggiustare” processi contro personaggi importanti. L’avvocato di Mansouri, Amir Hossein Najafpur Sani, intervistato a Teheran dalla testata Etemaad Online, in quell’occasione aveva raccontato che l’uomo aveva telefonato poche ore prima ai familiari, e nulla lasciava presagire né un malore mortale, né un intento suicida. Quando, ai primi di giugno, si era diffusa la notizia della sua presenza in Europa, attivisti iraniani per i diritti umani avevano iniziato una campagna perché venisse arresto e processato in Europa, e si chiarissero le molte violazioni da lui compiute o avallate. Molti iraniani sui social media hanno affermato che la morte di Mansouri potrebbe essere stata probabilmente un omicidio, o da parte degli organi di intelligence iraniani o da parte del gruppo di ex funzionari corrotti sotto processo in Iran. Entrambe i possibili “mandanti” avevano molto da guadagnare dal suo silenzio. Il 4 settembre la Procura di Bucarest ha emesso un comunicato in cui indica di aver terminato le indagini, e di considerare la morte di Mansouri un suicidio. "È caduto dal 5° piano, da un'altezza di 20 metri, morendo sul colpo". I pubblici ministeri hanno detto che Mansouri, che all’epoca era sotto la supervisione giudiziaria rumena prima delle udienze in tribunale previste per luglio per una richiesta di estradizione da parte di Teheran, aveva completato le formalità per lasciare l’albergo, "dopo di che ha preso l'ascensore dal piano terra fino al 5° piano, da dove è saltato". Una settimana prima della sua morte, Reporter Senza Frontiere, aveva presentato una denuncia contro Mansouri in Germania, dove era stato individuato prima che spostasse in Romania, accusandolo di essere responsabile dell'arresto e della tortura di almeno 20 giornalisti nel 2013. A commento delle conclusioni della Procura di Bucarest, un fratello di Mansouri sabato 5 settembre ha rilasciato un’intervista alla testata “Modara” in cui respinge l’ipotesi del suicidio, argomentando che l’uomo aveva un credo religioso così forte e sincero che non poteva né essere responsabile dei fatti addebitategli, né essersi suicidato. Il nome del fratello di Mansouri non viene indicato da Modara. Il fratello fa anche riferimento ad un rapporto dopo l’autopsia che avrebbe indicato con certezza segni di una forte colluttazione prima della caduta.

https://en.radiofarda.com/a/30823586.html

https://en.radiofarda.com/a/iranian-judge-in-romania-committed-suicide-prosecutors-say/30821240.html

 

 

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