IRAN - Conferenza dell'intergruppo "Amici dell'Iran Libero" a Strasburgo il 23 ottobre 2019 sui diritti umani in Iran

15 Novembre 2019 :

EUROPA-IRAN - L'intergruppo "Amici dell'Iran Libero" (Friends of Free Iran -FOFI) ha ospitato una conferenza al Parlamento europeo a Strasburgo il 23 ottobre 2019, condannando le violazioni dei diritti umani del regime iraniano e l'esportazione del terrore. I membri del Parlamento europeo fanno appello alla nuova leadership della Commissione europea affinché adotti una ferma politica nei confronti del regime iraniano. La signora Maryam Rajavi, presidente eletto del Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana, è stata la relatrice principale dell'evento. I partecipanti hanno messo in luce la responsabilità dei funzionari del regime iraniano in merito al massacro del 1988 di oltre 30.000 prigionieri politici in Iran. La maggior parte di queste vittime erano membri e sostenitori dell'opposizione iraniana i Mojahedin del popolo iraniano (PMOI, Mujahedin-e Khalq o MEK). Quello che segue è il testo della dichiarazione del FOFI a seguito della conferenza: Friends of a Free Iran - Parlamento europeo - Strasburgo - Conferenza sull'Iran: i legislatori europei condannano le violazioni dei diritti umani e l'esportazione del terrorismo da parte del regime iraniano; Presentazione di un nuovo libro: Crime Against Humanity (Crimini contro l'Umanità). Invito all'UE e ai governi europei ad adozione di una politica ferma. Mercoledì 23 ottobre 2019, Friends of a Free Iran ha tenuto una conferenza composta da numerosi membri del Parlamento europeo appartenenti a diversi gruppi politici. Oltre 30 parlamentari europei e un grande numero di assistenti e consiglieri parlamentari hanno preso parte e hanno partecipato alla discussione riguardo alla situazione dei diritti umani in Iran, alla portata distruttiva dell'azione dei mullah nella regione e alla sponsorizzazione del terrorismo internazionale. Il deputato Anna Fotyga, ex ministro degli Esteri polacco, ha presieduto la conferenza intitolata "Politica guerrafondaia e repressiva del regime iraniano, politica dell'Unione europea". La relatrice principale è stata Maryam Rajavi, Presidente eletto del Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana (NCRI). Ha annunciato che i massimi leader del regime dei mullah in Iran, tra cui il leader supremo, il presidente del Consiglio, il capo della magistratura e il ministro della giustizia sono stati tutti direttamente coinvolti nel massacro di 30.000 prigionieri politici 30 anni fa. La signora Rajavi ha presentato per la prima volta un nuovo libro intitolato "Crimini contro l'umanità" ai rappresentanti eletti del popolo europeo. Il libro è composto dai nomi e dalle immagini di oltre 5.000 membri e sostenitori dell'organizzazione dei Mojahedin del Popolo Iraniano (PMOI), le vittime del massacro del 1988, oltre alle informazioni su dozzine di fosse comuni in 36 città e sulle identità di 86 funzionari del regime iraniano che hanno partecipato a 35 "commissioni della morte" impegnate nella conduzione di processi che decretavano la pena capitale in modo sommario. Ha aggiunto: “I governi occidentali e le Nazioni Unite hanno chiuso gli occhi su questo. Non ritenendo responsabile di un crimine così orribile, il regime, è stato incoraggiato a diffondere la sua atroce condotta in tutto il Medio Oriente, che ancora viene perpetrata. Hanno istigato un bagno di sangue in Siria e alimentato la guerra nello Yemen. Negli ultimi mesi, i mullah e le loro guardie rivoluzionarie hanno colpito le navi in acque internazionali, gli impianti petroliferi e gli aeroporti dei paesi vicini. Chiaramente, questo perché non incontrano alcuna opposizione." La signora Rajavi ha chiesto una ferma politica da parte dell'Unione Europea, inclusi i seguenti punti: · L'UE deve condizionare tutti gli scambi commerciali e i legami economico-politici con il regime iraniano fino alla fine delle esecuzioni e delle torture in Iran; · Il dossier sul massacro dei prigionieri politici deve essere deferito al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite e ai tribunali internazionali e gli autori devono essere perseguiti legalmente; · La comunità mondiale, in particolare l'Unione europea, deve riconoscere il diritto del popolo iraniano di resistere e cambiare il regime clericale e di stabilire democrazia e diritti umani in Iran. La presidente della conferenza, la signora Fotyga, ha condannato le violazioni dei diritti umani in Iran e ha sottolineato che una risoluzione sulla repressione delle donne in Iran è stata adottata al Parlamento europeo il mese scorso. Ha espresso il suo sostegno all'opposizione democratica iraniana sotto la guida della signora Rajavi. L'ex leader degli Amici di un Iran libero: Alejo Vidal-Quadras, ex vicepresidente del Parlamento europeo (1999-2014) e l'ex deputato europeo Struan Stevenson, sono stati anch'essi invitati a parlare alla conferenza. È intervenuta anche la sig.ra Ingrid Betancourt, rinomata attivista dei diritti umani ed ex candidata presidenziale in Colombia, e la sig.ra Rama Yade, ex ministro francese per i diritti umani. Membri del Parlamento europeo di diversi gruppi politici hanno condannato fermamente le gravi violazioni dei diritti umani in Iran e hanno elogiato la resistenza iraniana nella sua instancabile lotta nel denunciare al mondo la condotta scioccante dei mullah in patria e all'estero. Hanno espresso il loro sostegno al movimento della signora Rajavi e alla sua piattaforma in 10 punti per un Iran laico e democratico. I deputati hanno sottolineato la necessità che l'Europa ponga la questione dei diritti umani al centro della sua politica di fronte al regime iraniano e hanno sottolineato che la resistenza contro la dittatura religiosa al potere in Iran è un diritto del popolo iraniano. Friends of a Free Iran (FOFI) è un gruppo informale del Parlamento europeo che è stato istituito nel 2003 e gode del sostegno attivo di molti deputati provenienti da vari gruppi politici

 

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