22 Dicembre 2019 :
L'Assemblea generale delle Nazioni Unite censura il regime di Teheran per violazioni dei diritti. Mercoledì 18 dicembre 2019, l'Assemblea generale delle Nazioni Unite ha adottato la 66a risoluzione sull'Iran con 81 voti favorevoli. L'Assemblea Generale ha esortato il regime iraniano a liberare le persone detenute solo per aver preso parte a proteste pacifiche o per aver esercitato i loro diritti umani e le libertà fondamentali.
La Risoluzione dell'Assemblea ha espresso serie preoccupazioni "per la frequenza alta in maniera allarmante con cui vengono emesse ed eseguite le condanne a morte in Iran, anche contro minori dopo processi basati su “confessioni forzate”, in violazione del diritto internazionale.
La Risoluzione ha inoltre invitato l'Iran a "garantire, nella legge e nella pratica, che nessuno sia sottoposto a tortura o ad altre punizioni crudeli, disumane o degradanti".
L'articolo 17 della Risoluzione sollecitava fortemente il regime iraniano "ad eliminare, nella legge e nella pratica, tutte le forme di discriminazione e altre violazioni dei diritti umani nei confronti di donne e ragazze, a prendere misure per garantire la protezione delle donne e delle ragazze contro la violenza e la loro uguale protezione e l'accesso alla giustizia, per far fronte al problema delle ragazze costrette a sposarsi giovanissime, a volte ancora bambine, come raccomandato dalla Commissione per i diritti del fanciullo. Sollecita inoltre a promuovere, sostenere e consentire la partecipazione delle donne ai processi politici e di altro tipo. La Risoluzione riconosce che nella Repubblica islamica dell'Iran le donne hanno accesso in gran numero a tutti i livelli di istruzione, ma devono essere revocate le restrizioni per le donne ad alcuni tipi di istruzione, e garantire una partecipazione paritaria al mercato del lavoro e a tutti gli aspetti economici, culturali, sociali e politici vita, compreso assistere e partecipare a eventi sportivi."
All'articolo 18, la risoluzione invita il regime iraniano "a liberare le donne difensori dei diritti umani incarcerate per aver esercitato i loro diritti, incluso il diritto alla libertà di associazione e di riunione pacifica e il diritto alla libertà di espressione e di opinione, e ad adottare misure adeguate, forti e concrete per proteggere le donne difensori dei diritti umani e garantire il pieno godimento di tutti i loro diritti umani ".
