02 Giugno 2020 :
L’Iran non ha ancora consegnato le “scatole nere” dell’aereo ucraino abbattuto a gennaio. L'8 gennaio 2020, il volo 752 dell'Ucraina International Airlines da Teheran a Kiev si è schiantato poco dopo il decollo da Teheran, uccidendo tutte le 176 persone a bordo. Le vittime erano 82 iraniani, 63 canadesi, 11 ucraini, 10 svedesi, 4 afgani, 3 tedeschi e 3 britannici. La maggior parte dei passeggeri avevano doppia nazionalità iraniano canadese. Le autorità iraniane per tre giorni hanno cercato di sostenere la tesi del guasto meccanico, ma dopo la diffusione in internet di alcuni filmati amatoriali, e la pubblicazione all’estero di immagini satellitari, l’IRGC (il corpo dei Guardiani della Rivoluzione) aveva ammesso che ad abbattere l’aereo era stato un missile della contraerea iraniana. Quelli erano giorni di forte tensione perché alcuni giorni prima, il 3 gennaio, a Bagdad un drone statunitense aveva ucciso il generale Qasem Soleimani, il comandante delle operazioni all’estero dell’IRGC. Da allora l’Ucraina sta chiedendo un risarcimento all’Iran, e sembra che sia questa la ragione per cui l’Iran ha più volte annunciato di essere pronta a consegnare i registratori di volo, ma a paesi diversi. Fonti ufficiose indicano la Francia come paese che secondo l’Iran offre sufficienti garanzie di neutralità. Ieri il ministro dei trasporti canadese Marc Garneau ha detto che il Canada e altri quattro paesi stanno ancora cercando di ottenere la consegna dei registratori di volo. "Le scatole nere sono ancora in Iran e continueremo a fare pressione sulla Repubblica islamica", ha detto domenica 31 maggio. (Vedi anche NtC 12/01/2020, 03/02/2020, 04/02/2020)
