LIBANO: SIRIANO CONDANNATO A MORTE PER OMICIDIO

18 Dicembre 2012 :

il cittadino siriano riconosciuto colpevole in Libano dell'uccisione di una giovane donna in un monastero nell’area di Kesrouan, avvenuta l'anno scorso, è stato condannato a morte.
Il Tribunale Penale del Monte Libano, presieduto dal giudice Faysal Haydar, ha emesso la condanna a morte nei confronti di Fathi al-Jabr Salateen, un cittadino siriano, per l'omicidio premeditato, tentato stupro, rapina e occultamento del cadavere di Myriam al-Ashkar, 28 anni.
Ashkar fu trovata morta il 22 novembre 2011, il giorno dopo che i parenti avevano denunciato la sua scomparsa.
Secondo gli atti giudiziari, Salateen, che lavorava come custode nel monastero di Nostra Signora dell'Annunciazione presso Sahel Alma, aveva cercato di flirtare con Ashkar dopo che la ragazza era uscita fuori dal monastero.
Ashkar aveva rifiutato le avances di Salateen, che l’avrebbe pugnalata, ferendola gravemente.
Il siriano avrebbe rubato diversi oggetti personali di Ashkar, tra cui i gioielli che indossava e un telefono cellulare, poi avrebbe trascinato la donna nella sua residenza per tentare di violentarla.
Dopo il tentato stupro, Salateen avrebbe trascinato ancora Ashkar per una lunga distanza per poi ucciderla tagliandole la gola. Salateen, un ex ufficiale dell'intelligence siriana, avrebbe infine abbandonato il corpo su una collina. L’uomo avrebbe nascosto i gioielli rubati e gli abiti insanguinati in un giardino nei pressi del monastero, prima dell'arrivo della polizia.
Il corpo di Ashkar fu ritrovato insanguinato e nudo dalla vita in giù nella periferia di Sahel Alma, dopo una giornata di ricerche.
Il test del DNA ha consentito di collegare il sangue della vittima con quello trovato sui pantaloni del custode. Salateen ha confessato il delitto dopo l'arresto ed è stato imputato lo scorso novembre.
Il giudice Haydar ha anche ordinato a Salateen di versare alla famiglia della vittima 400 milioni di pound libenesi (267.000 dollari Usa) a titolo di risarcimento.
 

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