NESSUNO TOCCHI CAINO: MISSIONE IN ZIMBABWE SU RISOLUZIONE ONU PER LA MORATORIA DELLE ESECUZIONI

Harare (Zimbabwe), 21/8/2012: incontro della delegazione di Nessuno Tocchi Caino e del Partito Radicale col Primo Ministro Morgan Tsvangirai.

04 Settembre 2012 :

Si è svolta dal 20 al 22 agosto 2012 la missione di Nessuno tocchi Caino e del Partito Radicale in Zimbabwe a sostegno della risoluzione Onu sulla Moratoria Universale della Pena di Morte. Nella prima giornata la delegazione di Nessuno tocchi Caino e del Partito Radicale composta da Sergio D'Elia ed Elisabetta Zamparutti, Segretario e Tesoriere di NTC e Marco Perduca, co-vicepresidente del Senato del PR ha incontrato ad Harare il Ministro per gli affari costituzionali Matinenga, avvocato abolizionista, che si e' impegnato a sottoporre al Consiglio dei Ministri la questione del cambio di voto in seno all'Assemblea Generale relativo alla risoluzione sulla Moratoria Universale della pena di morte previsto per dicembre prossimo a New York, coinvolgendo i Ministri della giustizia e degli esteri e auspicando che anche dal Parlamento venga un'indicazione al governo attraverso un atto di indirizzo formale. Per quanto riguarda il processo di revisione costituzionale, il Ministro si e' dichiarato rispettoso del processo in atto quindi ritiene inopportuno intromettersi nelle prossime tappe previste dal processo e cioe' una conferenza popolare prevista per le prossime settimane e un definitivo passaggio parlamentare prima del referendum.
La delegazione ha poi incontrato il Ministro dell'industria Welshman Ncube, che e' anche il presidente dell'MDC-N, terza forza politica del paese, il quale da abolizionista si e' detto convinto che vi siano ancora margini per migliorare la formulazione uscita dal processo costituzionale e che il suo partito si impegnera' per cancellare la pena di morte dallo Zimbawe.
La vice premier Thakozani Khupe ha affermato che il suo partito, l'MDC-M, il cui leader e' il premier Tsvangirai, e' fortemente non solo convinto abolizionista da sempre ma anche attivamente impegnato per l'abolizione della pena di morte da quando e' entrato nelle istituzioni.
La delegazione e' stata poi audita dalla Commissione giustizia della camera dove ha raccolto l'impegno dei presenti che, per bocca del Presidente Douglas Mwonzora, si sono impegnati a promuovere un passaggio parlamentare che possa indirizzare il Governo tanto sulla revisione nazionale quanto sul voto a New York. In tutti gli incontri la delegazione ha anche promosso l'appello della Fondazione Chirca sul Mali. Nel corso della seconda giornata della missione in Zimbabwe, la delegazione di Nessuno tocchi Caino e del Partito Radicale, accompagnata dall’Ambasciatore italiano ad Harare Stefano Moscatelli, ha incontrato il Presidente della Camera dei Deputati Lovemeore Moyo, la Presidente del Senato Edna Madzongwe e il Primo Ministro Morgan Tsvangirai.
Il Presidente Moyo ha manifestato l’impegno a un dibattito finalizzato all’adozione di un atto di indirizzo parlamentare perchè lo Zimbabwe passi da un voto contrario a un voto a favore sulla nuova Risoluzione pro moratoria in discussione il prossimo dicembre all’Assemblea Generale dell’ONU e la Presidente Madzongwa si è dichiarata personalmente contraria alla pena di morte.
Il Primo Ministro Morgan Tsvangirai, gia’ leader del partito che e’ stato all’opposizione di Mugabe, il Movimento per il Cambiamento Democratico, ha confermato la sua disapprovazione nei confronti delle impiccagioni, che considera un “retaggio dell’era coloniale”. Lui stesso ha rischiato la pena di morte quando e’ stato arrestato nel 2002 per tradimento e poi prosciolto nel 2004 dall’Alta Corte dello Zimbabwe. Nel corso dell’incontro Tsvangirai si e’ impegnato a sottoporre al Consiglio dei Ministri il cambio di posizione di voto dello Zimbabwe sulla Risoluzione per una moratoria universale delle esecuzioni capitali alla prossima Assemblea Generale dell’ONU. Con le audizioni presso la commissione esteri della House of Assembly e quella dei diritti umani del Senato, si e' conclusa il 22 agosto la missione di Nessuno tocchi Caino e del Partito Radicale in Zimbabwe a sostegno della risoluzione Onu sulla Moratoria Universale della Pena di Morte. Sergio D'Elia, Segretario di Nessuno tocchi Caino, e i parlamentari Radicali Marco Perduca ed Elisabetta Zamparutti, esponendo il progresso che ha caratterizzato il continente africano verso la sospensione delle esecuzioni e concordando che le punzioni corporali, la schiavitu' e la pena di morte siano un retaggio dell'epoca coloniale, hanno sottolineato come dall'adozione della risoluzione nel 2007 vi sia stata un'accelerazione verso l'abolizione totale della pena di morte proprio come il Partito Radicali e Nessuno tocchi Caino vanno dicendo dai primi anni '90. 
Entrambi i Presidenti delle Commissioni, concordando con l'impostazione relativa alla sospensione delle esecuzioni come passo verso la cancellazione totale della pena di morte, nel ricordare come in effetti in Zimbawe non sia stato impiccato nessuno da nove anni e che la bozza della nuova Costituzione abolisce la pena di morte per le donne e gli uomini al di sotto dei 21 anni e al di sopra dei 70, si sono impegnati a convocare un dibattito dedicato interamente alla risoluzione sulla Moratoria al fine di suscitare un dibattito in plenaria in entrambe le Camere per la ripresa dei lavori a settembre. Tale decisione fa seguito anche all'annuncio fatto il giorno precedente dal Primo Ministro Tsvangirai, di chiedere formalmente al Presidente Mugabe che anche il Governo metta in agenda la questione. I Radicali hanno infine incontrato anche le organizzazioni non governative locali sui diritti umani, Amnesty International, Zacro (diritti dei prigionieri) e GALZ (LGBT). La missione era finanziata dal Ministero degli Esteri e in molti incontri ha incluso anche l’Ambasciatore italiano ad Harare Stefano Moscatelli. Il Senatore Misheck Marava, presidente della Commissione diritti umani del Senato si e' iscritto al Partito Radicale. La missione in Zimbabwe è la prima di quattro tappe in Africa (le prossime saranno in Swaziland, Ciad e Repubblica Centroafricana) sostenute dal Ministero degli Affari Esteri italiano e volte a ottenere una moratoria legale o l’abolizione della pena di morte sul piano interno e il sostegno alla prossima Risoluzione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite per la Moratoria Universale delle esecuzioni capitali.
 

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