PENNSYLVANIA (USA): GIUDICE FEDERALE ANNULLA VERDETTO COLPEVOLEZZA E CONDANNA A MORTE DI SAMUEL RANDOLPH

Samuel Randolph

01 Giugno 2020 :

Il giudice federale Christopher Conner (U.S. Middle District) il 27 maggio 2020 ha annullato il verdetto di colpevolezza e la relativa condanna a morte di Samuel Randolph, 48 anni, nero. Randolph era stato condannato a morte nella Dauphin County il 15 maggio 2003 con l’accusa di aver sparato a 7 persone, il 19 settembre 2001, ferendone 5 e uccidendone 2, Anthony Burton, 18 anni, e Thomas R. Easter, 21 anni.
Secondo l’accusa gli omicidi furono lungamente premeditati, anzi addirittura preceduti da un altro tentativo di uccidere le persone con le quali in precedenza l’imputato aveva avuto una lite. Randolph si dichiara innocente, e sostiene che alcune prove a lui favorevoli siano state manipolate, e che dei test del Dna che lo avrebbero scagionato non furono, volutamente, effettuati.
Oggi il giudice Conner ha stabilito che il giudice del processo aveva negato incostituzionalmente a Randolph il diritto di essere rappresentato da un avvocato di sua scelta, costringendolo ad andare al processo con un avvocato impreparato nominato dalla corte con il quale l’imputato “non riusciva assolutamente a comunicare”. Il giudice del processo ha rifiutato di ritardare il processo del 2003 in modo che un nuovo avvocato di sua scelta potesse prepararsi per il caso. Dopo essere stato rappresentato nella prima fase del processo, quella in cui viene emesso il verdetto di colpevolezza/innocenza, ed essere stato condannato, per la seconda fase del processo, quella in cui si determina l’entità della pena, Randolph voleva cambiare avvocato, ma non ha potuto farlo perché il giudice non era disposto a concedere un rinvio delle udienze. Randolph si è quindi difeso da solo, non ha presentato argomenti, ed è stato condannato a morte. Il giudice Conner oggi ha scritto che “considerato che contro l’imputato erano state chieste due condanne a morte, non trovo nessuna motivazione ragionevole e sufficiente per negare un rinvio del processo”.
Conner ha concesso ai pubblici ministeri 90 giorni per decidere se riprocessare Randolph.

 

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