SUDAN: ABOLITA PENA DI MORTE PER SESSO GAY E APOSTASIA

16 Luglio 2020 :

Il Consiglio Sovrano del Sudan, organo di governo transitorio del Paese, il 9 luglio 2020 ha approvato una serie di nuove leggi, oltre a un pacchetto di modifiche a quelle esistenti. Secondo le autorità questi emendamenti intendono riformare il sistema giudiziario del Sudan. In particolare, il pacchetto di emendamenti elimina: 1) la pena di morte per l’apostasia, 2) reati relativi alla libertà religiosa e di pensiero, 3) la pratica del pentimento per gli apostati, 4) l'autorità della Sicurezza Nazionale di convocare e ispezionare, 5) la pena di morte contro i minori e le persone di età superiore a 70 anni, 6) articoli che minano la dignità delle donne; questo include il bando delle mutilazioni genitali femminili e il riconoscimento del diritto delle donne ad accompagnare i propri figli mentre viaggiano fuori dal Sudan senza chiedere il permesso dei loro padri".
Nell'ambito di tali riforme, l'articolo 148 del codice penale del 1991 (la Legge sulla Sodomia) è stato modificato eliminando la pena di morte e le frustate per il sesso gay.
In base alle modifiche, la punizione delle cento frustate per il sesso gay è stata completamente rimossa, così come il riferimento alla pena di morte nel terzo paragrafo.
L'articolo ora stabilisce per il sesso gay delle pene detentive.
Secondo la legge emendata, una persona può essere condannata fino a cinque anni di prigione per aver fatto sesso gay, nel caso abbia commesso il "reato" per la prima volta.
Se una persona viene condannata una seconda volta, la pena detentiva può arrivare fino a sette anni, mentre una terza volta può comportare l’ergastolo.

 

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