18 Giugno 2018 :
Kim Kardashian vuole aiutare un condannato a morte "condannato ingiustamente". La Kardashian, star dei reality statunitensi, ha fatto notizia all'inizio di questo mese per aver voluto incontrare il Presidente Trump e avergli chiesto un provvedimento di clemenza per una donna nera di 63 anni, Alice Johnson, detenuta dal 1996 in un carcere federale dell’Alabama con una condanna all’ergastolo per reati non violenti legati allo spaccio di cocaina. Il 6 giugno 2018 Trump condonò alla donna la parte restante della sentenza, è la donna è stata scarcerata il 7 giugno. La signora Kardashian West aveva appreso del caso attraverso un video che era diventato virale sui social media. Nel comunicato con cui la Casa Bianca annunciava la commutazione, Trump diceva: "Mentre questa amministrazione sarà sempre molto dura per il crimine, crede che coloro che hanno pagato il loro debito alla società e abbiano lavorato sodo per migliorare se stessi mentre sono in prigione meritano una seconda possibilità". Ora Kim Kardashian ha deciso di aiutare un altro detenuto che ritiene possa essere stato ingiustamente condannato. Usando Twitter la Kardashian ha detto che sta seguendo il caso di Kevin Cooper, che è dietro le sbarre in California da 33 anni, dopo essere stato condannato a morte nel 1995. Cooper, 60 anni, nero, è accusato di aver ucciso, il 4 giugno 1983, Doug e Peggy Ryen, la loro figlia di 11 anni, Jessica, e Christopher Hughes, di 10 anni, un compagno di giochi della bambina. Al massacro sopravvisse solo Josh Ryen, il figlio di 8 anni, anche se aveva la gola tagliata. Il suo racconto di quella notte sarebbe stata la chiave per il caso dell'accusa. Per anni Cooper si è battuto per ottenere nuovi test sui reperti fisiologici prelevati sulla scena del crimine, e sembra effettivamente dimostrato che almeno su uno dei reperti il sangue di Cooper fosse stato posto artificialmente. Il sangue infatti era mescolato con uno dei conservanti che si usano quando si raccoglie sangue nelle provette. L’esecuzione di Cooper venne sospesa il 9 febbraio 2014 (vedi) poco più di 3 giorni prima della data prevista, per dare tempo ai difensori di motivare meglio le nuove richieste. Da allora Cooper e i suoi difensori chiedono nuovi test del Dna, convinti che i risultati possano indicare i veri responsabili. Sembra che all’epoca la polizia non abbia effettuato tutti i test possibili, ritenendo che alcuni capelli strappati e alcune macchie di sangue appartenessero alle vittime. Inoltre, inizialmente la polizia stava cercando 3 uomini bianchi o messicani, basati sul ricordo di Josh e sul fatto che le prove sembravano indicare la presenza di più persone sulla scena del crimine. Inoltre alcuni testimoni avevano affermato di aver visto 3 uomini bianchi guidare una station wagon, ritenuta l'auto di famiglia, che si allontanava dalla casa delle vittime, ma la polizia ha continuato a concentrarsi su Cooper. Cooper era da poco evaso da una prigione di minima sicurezza, e si era nascosto in una casa vicino a quella delle vittime. Secondo la pubblica accusa, una impronta di scarpa rilevata dentro la casa delle vittime corrispondeva ad un tipo di scarpe usate dall’Amministrazione Penitenziaria, e Dna di Cooper sarebbe stato trovato su mozziconi di sigaretta rinvenuti sulla scena del crimine. Infine il piccolo Josh aveva modificato le testimonianze iniziali, puntando su un singolo uomo di colore, non più su 3 bianchi. Nella fase di appello nuovi test indicarono che alcune prove potevano essere state artefatto, o dalla polizia o dai veri responsabili intenzionati a depistare. A dire dei difensori, sarebbero chiarissime le prove della presenza di un altro uomo sulla scena del crimine, uomo il cui DNA potrebbe essere ricavato da una ciocca di capelli trovati nel pugno chiuso della piccola Jessica. Inoltre la ex moglie di un pregiudicato condannato per omicidio che viveva nelle vicinanze ha detto che l'uomo era tornato a casa coperto di sangue, e che da casa mancava un’accetta. Nessuno tocchi Caino ha trattato notizie riguardanti il caso Cooper il 09/02/2004, 20/02/2004, 17/05/2004, 06/08/2004, e il 13/08/2004.