11 Settembre 2018 :
Patrick “Hooty” Croy è stato aggiunto alla Innocence List del Death Penalty Information Center. Si tratta di un caso di diversi anni fa, che DPIC aveva registrato solo in parte, e che ora aggiorna. Croy, ora 63 anni, pellerossa, era stato accusato di aver ucciso un poliziotto, Jesse ‘Bo’ Hittson, il 14 luglio 1978. Secondo l’accusa il poliziotto era intervenuto dopo una rapina ad un negozio di liquori, e cinque persone, tra le quali Croy, avevano ingaggiato una sparatoria con l’agente, uccidendolo. Croy, che durante la sparatoria era stato raggiunto da due colpi alla schiena, venne condannato a morte nel 1979. Nel 1985 la Corte Suprema di Stato annullò il verdetto di colpevolezza per quanto riguardava l’omicidio, un tentato omicidio e rapina, ma confermò la validità di alcune imputazioni minori. Ripetuto il processo sui capi d’imputazione annullati nel 1990, una giuria popolare valutò che la versione dell’imputato, di aver sparato al poliziotto per legittima difesa, e di ritenere che non gli sarebbe stato consentito di arrendersi a causa dei pregiudizi contro i pellerossa, fosse valida, e lo assolse. La corte argomentò che se al processo fossero state aggiunte anche le imputazioni minori che erano rimaste in piedi, verosimilmente sarebbero state annullate anche quelle. Siccome però le imputazioni minori erano rimaste valide, la corte, con riluttanza, condannò Croy a 10 anni di libertà vigilata e scarcerato. Questa condanna, per quanto bassa, fece sì che DPIC nel 1990 non inserì Croy nella sua lista. Croy venne arrestato nel 1997 per una violazione della libertà condizionale. Da detenuto potè presentare un nuovo ricorso contro la condanna per i reati minori, che fu accolto nel 2005 da un giudice federale, che annullò anche quel verdetto di colpevolezza. La pubblica accusa della Siskiyou County non fece ricorso, e decise di non riprocessare Croy, il cui proscioglimento diventò quindi definitivo. Croy, che complessivamente ha scontato 19 anni, 7 dei quali nel braccio della morte, è stato aggiunto con il numero 120 nella Innocence List (in ragione della retrodatazione al 2005) nella compilata dal Death Penalty Information Center. La lista conta 163 persone “esonerate”, ossia prima condannate a morte e poi prosciolte completamente. I casi vengono contati dal 1973.