07 Luglio 2020 :
Sono 5 i morti da COVID-19 nel braccio della morte di San Quintino.
Il 29 giugno (vedi) una prima notizia segnalava la morte di Richard Stitely, 71 anni, che era stato trovato senza vita nella sua cella il 24 giugno dopo aver mostrato i sintomi del coronavirus. Le informazioni di quel giorno segnalavano anche che alla data del 29 giugno, almeno 1.000 prigionieri di San Quentin erano stati infettati, di cui 196 nel braccio della morte, e gli altri nei reparti “normali” del vecchio carcere, inaugurato nel 1852 nei pressi di San Francisco. A quella data anche 89 agenti erano risultati infetti. Oggi risulta che i detenuti malati siano circa 1.300, e gli agenti 120.
Dopo la morte di Stitley il 29 giugno, Joseph S. Cordova, 75 anni, era stato trovato morto nella sua cella il 1° luglio. Ricoverati in un ospedale esterno sono invece morti Scott Thomas Erskine, 57 anni, e Manuel Machado Alvarez, 59 anni, il 3 luglio, e Dewayne Michael Carey, 59 anni, il 4 luglio.
L’Amministrazione Penitenziaria della California (CDCR) ha dichiarato di avere attualmente 722 persone nel braccio della morte. Come è noto, da decenni la California detiene il “record” del braccio della morte più popoloso, in parte perché è lo stato più popolato degli Usa, e in gran parte perché è uno stato che compie pochissime esecuzioni. Lo stato ha compiuto solo 13 esecuzioni dal 1978, l'ultima nel 2006. La camera della morte di San Quintino, considerata obsoleta, è stata smantellata e non ancora ricostruita. L'anno scorso, il governatore Gavin Newsom, poco dopo l'entrata in carica, ha emesso una moratoria sulle esecuzioni.
