23 Ottobre 2019 :
La Corte d’Appello dell’11° Circuito ha annullato la condanna a morte di Lawrence Jefferson, 64 anni, nero, condannato a morte il 17 marzo 1986 per aver picchiato a morte, al termine di una lite, il 1° maggio 1985, un collega di lavoro, il trentasettenne Edward Taulbee. Per la precisione, la Corte d’appello federale ha respinto il ricorso della pubblica accusa contro la sentenza della corte d’appello statale (U.S. District Court for the Northern District of Georgia) datata 10 aprile 2017 (vedi) che stabiliva che non era stata presa adeguatamente in considerazione l’ipotesi di danno cerebrale. Il 10 maggio 2007 il giudice Ed Carnes aveva annullato la condanna per “inadeguata assistenza legale” per il fatto che, durante il processo, l’avvocato difensore non avesse adeguatamente illustrato alla giuria i gravi danni subiti dall’imputato quando, da bambino, fu investito da un’auto e riportò una grave frattura del cranio. Il 12 giugno 2009 (vedi) la Corte d’Appello dell’11° Circuito aveva annullato la sentenza del giudice Carnes. Il 24 maggio 2010 la Corte Suprema degli Stati Uniti annullò l’annullamento dell’annullamento, e in pratica ordinò di riconsiderare il processo alla luce di una valutazione neuropsicologica approfondita dell’imputato. Con la sentenza del 2017 la corte d’appello, dopo aver preso atto delle gravi conseguenze che l’incidente ha avuto anche nelle zone del cervello che regolano l’aggressività e l’autocontrollo, aveva annullato la condanna a morte, e oggi la corte d’appello federale ha confermato quella sentenza.
