USA - Georgia. La Corte Suprema di Stato ha annullato l’annullamento della condanna a morte di Nicholas Cody Tate

02 Novembre 2019 :

La Corte Suprema di Stato ha annullato all’unanimità l’annullamento delle 2 condanne a morte di Nicholas Cody Tate, 39 anni, bianco. Tate è accusato, ed ha confessato, di aver organizzato e partecipato ad una rapina nel corso della quale, l’11 dicembre 2001, sono state uccise Chrissie Williams 26 anni, bianca, e la figlia, Katelyn, 3 anni. I 3 imputati, catturati dopo un anno in Oklahoma, hanno tutti confessato. I fratelli di Nicholas, Dustin e Chad, che all’epoca degli omicidi avevano rispettivamente 18 e 15 anni, avevano raggiunto un accordo con la pubblica accusa ed erano stati condannati all’ergastolo con la possibilità di chiedere la condizionale. Secondo la ricostruzione giudiziaria dei fatti, a tagliare la gola della piccola Katelyn era stato il più giovane dei fratelli, mentre il maggiore aveva ucciso la madre. Tate era stato condannato a morte nel novembre 2005 dopo aver rinunciato ad un processo davanti ad una giuria popolare, e essersi dichiarato consapevole di meritare la condanna a morte. Nel 2006 presentò ricorso, ma nel 2009 dichiarò di voler ritirate i ricorsi ancora pendenti, e di voler essere giustiziato al più presto. Nel 2012 (vedi 31/01/2012) aveva ripresentato i ricorsi, un giudice aveva sospeso l’esecuzione ormai imminente, e nel 2018 le condanne a morte vennero annullate per “inadeguata assistenza legale”. Oggi la Corte Suprema ha annullato quell’annullamento, e ha confermato la validità delle condanne a morte del 2005.

 

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