USA - La giudice Sotomayor scrive un rimprovero devastante sulla insensibilità dei suoi colleghi conservatori e sulla loro fedeltà a Trump.

25 Febbraio 2020 :

La giudice Sotomayor scrive un rimprovero devastante sulla insensibilità dei suoi colleghi conservatori e sulla loro fedeltà a Trump. La giudice Sonia Sotomayor ha scritto una conclusione devastante su un'opinione dissenziente pubblicata venerdì, attirando l'attenzione sulla insensibilità dei suoi colleghi conservatori nei confronti dei detenuti che affrontano la pena di morte e spiegandola con la loro eccessiva lealtà nei confronti del presidente Donald Trump. Il suo dissenso è stato generato dalla decisione della Corte Suprema degli Stati Uniti di concedere all'amministrazione Trump una sospensione nel caso Wolf contro Cook County. Nel caso, un tribunale di grado inferiore aveva emesso un'ingiunzione preliminare che bloccava l'implementazione nell'Illinois della nuova norma "“public charge” di Trump, che impone restrizioni agli immigrati che si ritiene possano utilizzare determinati servizi governativi. In base alla norma (che potrebbe essere tradotta “a carico del contribuente”), agli immigrati negli Stati Uniti classificati come Probabili o Possibili “pesi sul contribuente” può essere negato il visto o l'autorizzazione ad entrare nel Paese a causa della loro disabilità o della mancanza di risorse economiche. È una legge del 1882 (Immigration Act of 1882), che periodicamente viene rivista in senso restrittivo. L’ultima modifica effettuata sotto l’amministrazione Trump è del 2019. La scorsa settimana, l'amministrazione Trump aveva chiesto alla Corte suprema di annullare l'ingiunzione e di emettere una sospensione, in modo che la legge possa entrare in vigore anche se dovessero esserci altri ricorsi. I 5 giudici conservatori si sono pronunciati a favore della sospensione, mentre i giudici liberali - inclusa Sotomayor - si sono opposti. Ma, come ha sottolineato Steven Mazie, giornalista dell’Economist, Sotomayor è stata l'unico a stilare un dissenso formale, con parole dure per i conservatori. Ha sostenuto che "questa Corte è in parte responsabile del fallimento delle procedure di ricorso. Questo perché la Corte - in questo caso, i casi di New York e molti altri - è stata fin troppo rapida nell’accogliere le richieste che riflettono l’impostazione governativa". Ha proseguito: “Forse la cosa che preoccupa di più è il recente comportamento della Corte in merito alle richieste di sospensione, dove è stata data quasi sempre ragione al Governo”. Questa Corte spesso dà il via libera ad esecuzioni capitali, dove c’è il rischio di commettere un danno irreparabile, senza entrare nel merito delle questioni ma solo argomentando che il ricorso non è stato presentato nei tempi giusti”. […] “Tuttavia, l’interesse della Corte a prendere decisioni rapide sembrano venir meno, in circostanze molto meno convincenti, quando è il governo a chiedere tempo, come quando il governo ha sostenuto che in uno Stato sarebbe stato danneggiato dal mantenimento di uno status quo che dura da 20 anni. Temo che questa disparità di trattamento corroda il processo decisionale equo ed equilibrato che questa Corte deve sforzarsi di proteggere”.

 

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