03 Agosto 2025 :
30/07/2025 - Texas. La condanna a morte di David Leonard Wood sarà riesaminata
La corte d'appello rinvia il caso al tribunale di primo grado
La condanna di David Leonard Wood per una serie di omicidi seriali avvenuti nel 1987 dovrà essere riesaminata dal tribunale di primo grado, secondo quanto stabilito mercoledì dalla Corte d'appello del Texas.
La sentenza non arriva a ordinare un nuovo processo, ma rappresenta una vittoria importante per Wood, bianco, che si è sempre dichiarato innocente e per due volte è sfuggito per poche ore all’esecuzione. La sentenza potrebbe garantire diversi anni di appelli in uno dei casi penali più noti di El Paso.
La Corte d'Appello, che raramente interviene nei casi di pena di morte, ha emesso la sua sentenza per curiam, il che significa che non c'è stata alcuna spiegazione scritta dei motivi giuridici alla base della decisione. Tuttavia, quattro degli otto giudici che hanno partecipato alla sentenza hanno contestato almeno una parte della decisione, indicando che la più alta corte d'appello dello Stato era profondamente divisa.
"Siamo grati che la Corte d'Appello abbia riconosciuto la gravità delle affermazioni del signor Wood, che presentano una quantità sostanziale di nuove prove che dimostrano l'innocenza del signor Wood, comprese prove che sono state nascoste dallo Stato durante il processo. Siamo grati di avere l'opportunità di continuare a lottare per dimostrare l'innocenza del signor Wood", hanno dichiarato gli avvocati di Wood, Jeremy Schepers e Gregory Wiercioch, in una dichiarazione rilasciata a El Paso Matters.
Il giudice Bert Richardson, che ha seguito il caso dal 2011, esaminerà ora le richieste di innocenza di Wood e le sue accuse di condotta impropria da parte della polizia e dei pubblici ministeri nel caso. Richardson ha continuato a presiedere il caso anche dopo essere stato nominato alla Corte d'Appello nel 2014. Non ha partecipato alla sentenza di mercoledì.
Wood, oggi 68enne, avrebbe dovuto essere giustiziato il 13 marzo, ma la Corte d'Appello Penale ha sospeso l’esecuzione senza spiegazioni due giorni prima.
Wood è stato riconosciuto colpevole di omicidio capitale e condannato a morte nel 1992 da una giuria di Dallas che lo ha ritenuto responsabile dell'omicidio di sei ragazze e giovani donne nel 1987 e del seppellimento dei loro corpi nel deserto a nord-est di El Paso. Da allora è nel braccio della morte, con la Corte d'Appello che ha sospeso la sua esecuzione anche nel 2009, un giorno prima che avesse luogo.
La scomparsa di giovani ragazze nel nord-est di El Paso nel 1987 aveva seminato il panico in tutta la comunità. Wood era stato rapidamente identificato come sospetto dopo che la polizia aveva iniziato a trovare corpi sepolti in quello che oggi è il campo di golf “Painted Dunes”, ma le prove erano in gran parte circostanziali e non era stato incriminato fino al 1990. Wood aveva una lunga storia di reati sessuali ed era stato rilasciato sulla parola poco prima dell'inizio delle sparizioni. Il processo fu trasferito a Dallas a causa dell'ampia pubblicità che lo aveva preceduto.
Dopo la condanna, il processo di appello di Wood ha seguito un percorso tortuoso.
L'ufficio del procuratore generale del Texas ha gestito i ricorsi perché Jaime Esparza, che era stato nominato per un breve periodo per rappresentare Wood, era stato eletto procuratore distrettuale di El Paso nel 1992, poco dopo la condanna di Wood. La circostanza che un avvocato difensore venga subito dopo nomintato pubblico ministero non è eccezionale, ma certo non è comune. L'ufficio del procuratore generale non ha risposto alla richiesta di commento da parte di El Paso Matters.
Nel corso degli anni, la Corte d'Appello ha respinto più volte le richieste di Wood per un nuovo processo.
A febbraio, Wood ha presentato un ricorso del tipo che negli Stati Uniti è definito “habeas corpus”, ossia un ricorso che contesta la validità delle prove addotte dalla pubblica accusa. I suoi avvocati hanno affermato di avere nuove prove che indicavano l'innocenza di Wood e hanno sostenuto che i pubblici ministeri per condannarlo avevano utilizzato false testimonianze di informatori carcerari.
