USA - Utah. La Corte Suprema di Stato ha ordinato di riesaminare il caso di Douglas Carter

25 Marzo 2019 :

La Corte Suprema di Stato ha ordinato alla Corte di primo grado di riesaminare il caso di Douglas Carter nella parte in cui pare che i principali testimoni dell’accusa fossero stati indotti dalla stessa accusa a mentire su alcuni punti. Carter, oggi 63 anni, nero, è accusato di aver ucciso, a scopo di rapina, il 27 febbraio 1985, Eva Olsen, 57 anni. All’epoca Carter confessò alla polizia, e inoltre contro di lui testimoniò una coppia di amici, Epifanio e Lucia Tovar, che sostennero di averlo sentito “vantarsi” di aver ucciso una donna”. Carter venne condannato a morte il 27 dicembre 1985. Quella condanna venne annullata, ma nel 1992 un’altra giuria popolare emise ancora una condanna a morte. Molti anni dopo la fine del processo, nel 2011, i difensori di Carter ottennero informazioni su una serie di “regali” che la polizia aveva fatto alla coppia di testimoni, i quali poi firmarono una testimonianza giurata in cui asserivano di essere stati minacciati di deportazione (è il termine Usa per le espulsioni degli immigrati clandestini), di arresto, e che gli sarebbe stato tolto il figlio. Dichiararono inoltre che la pubblica accusa gli aveva imposto di non parlare di queste cose durante la deposizione al processo. Nel 2017 un giudice del 4° Circuito stabilì che se la giuria popolare avesse saputo queste cose c’erano “ragionevoli possibilità” che non avrebbe raggiunto l’unanimità necessaria per la condanna a morte. La pubblica accusa fece ricorso contro quella sentenza, e oggi la Corte Suprema ha respinto il ricorso della pubblica accusa.

 

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