USA - Virginia. Al termine della ripetizione del processo Mark Lawlor è stato condannato all'ergastolo senza condizionale.

20 Marzo 2020 :

Al termine della ripetizione del processo Mark Lawlor è stato condannato all’ergastolo senza condizionale. Oggi il giovane nuovo procuratore della Fairfax County, Steve T. Descano, ha comunicato alla corte di aver raggiunto un accordo con l’imputato per cui l’uomo viene condannato all’ergastolo senza condizionale, e in cambio rinuncia a ulteriori ricorsi. Descano, bianco, democratico, ex pilota militare di elicotteri, è entrato in carica a gennaio ribadendo quanto già annunciato in campagna elettorale, e cioè di essere contrario alla pena di morte. Lawlor, oggi 54 anni, bianco, venne inizialmente condannato a morte nella Fairfax County il 23 giugno 2011 (vedi). Quella fu l’ultima condanna a morte emessa in Virginia. Lawlor era accusato, e in parte aveva confessato, di aver violentato ed ucciso, nel settembre 2008, Genevieve Orange, 29 anni, bianca. Aveva ammesso il fatto, ma la strategia difensiva insisteva che quel giorno aveva assunto crack e bevuto molto alcool, che lo avrebbe reso “meno responsabile” dei suoi gesti. Il 27 novembre 2018 (vedi) la Corte d’Appello del 4° Circuito aveva annullato all'unanimità la condanna a morte accogliendo la contestazione dei suoi legali sul fatto che, all’epoca del processo, alla difesa non fu concesso di far testimoniare un esperto sul tema della “future dangerousness”, ossia il fatto che una persona possa essere pericolosa per la società “anche in futuro”. Di solito i difensori sostengono che dentro un carcere speciale e con una condanna all’ergastolo senza condizionale cessa ogni pericolosità “futura”. La pubblica accusa invece, di solito, sostiene che l’imputato rimane comunque pericoloso per gli agenti penitenziari, e, in subordine, per gli altri detenuti. Durante il processo, fu accettata su questo tema la testimonianza portata dalla pubblica accusa, ma non quella che avrebbe voluto portare la difesa, con la motivazione che si trattava “solo” di un esperto di regimi carcerari. Al processo del 2011, gli avvocati di Lawlor illustrarono l’infanzia traumatica e la dipendenza da droghe e alcol come possibili circostanze attenuanti. Lawlor era stato picchiato e maltrattato dalla madre, sua sorella era stata violentata dal padre, e lui, quando aveva cercato di difenderla, era stato cacciato di casa a 16 anni sotto la minaccia di una pistola. Ha quindi iniziato a bere e usare droghe. È stato arrestato una prima volta quando, a 18 anni, guidando in stato di ubriachezza, ha causato un incidente nel quale è morto un suo amico. Oggi, dopo la nuova sentenza, Lawlor ha espresso rimorso per il suo crimine. "Voglio solo scusarmi con la famiglia", ha detto. “So che quelle parole sono un po' vuote. Quello che ho fatto è stata una cosa orribile, orribile. Ho preso la vita di un meraviglioso essere umano, e lei se n'è andata, e mi dispiace. Se la famiglia volesse mai incontrarmi, parlare con me, sono disponibile. E ancora, mi dispiace molto". I familiari della vittima avevano fatto conoscere la loro contrarietà alla riduzione di pena, ma il neo procuratore Descano ha ritenuto di dover comunque dar seguito a quanto sostenuto durante la campagna elettorale, nel corso della quel peraltro aveva sconfitto, alle primarie, l’allora procuratore Ray Morrogh, anche lui democratico, che invece aveva preannunciato che avrebbe di nuovo chiesto la condanna a morte di Lawlord. Dopo la sentenza odierna nel braccio della morte della Virginia rimangono solo 2 persone.

 

altre news