VIETNAM: CONDANNATO A MORTE PER GLI OMICIDI DEI FAMILIARI

09 Luglio 2025 :

Un tribunale di Hanoi l'8 luglio 2025 ha condannato a morte un uomo per gli omicidi di quattro membri della sua famiglia, commessi con l’intento di “liberarli” dalla povertà.
Il Tribunale del Popolo di Hanoi ha emesso la pena di morte per il 52enne Vu Van Vuong per gli omicidi di sua figlia, suo figlio, sua moglie e la madre anziana, commessi all'inizio del 2025.
Secondo gli atti giudiziari, Vuong ha commesso gli omicidi nell'arco di due giorni a metà gennaio presso la casa di famiglia nell'ex distretto di Phu Xuyen ad Hanoi.
La mattina del 15 gennaio, ha strangolato la figlia diciannovenne e ne ha nascosto il corpo sotto il letto. Più tardi, nel pomeriggio, ha fatto lo stesso con il figlio diciassettenne.
Dopo il ritorno della moglie dal lavoro quella sera, l'ha uccisa verso le 23:00 nascondendo il corpo nello stesso posto.
Nelle prime ore del mattino successivo, Vuong strangolò la madre di 79 anni, costretta a letto dalla malattia.
Dopo aver commesso gli omicidi, Vuong scrisse una lettera e tentò di togliersi la vita con un'overdose di sonniferi, ma sopravvisse.
Fuggì quindi da Hanoi in autobus fino a Danang, e poi nella città meridionale di Vung Tau. Fu infine arrestato alla Pagoda di Lien Tri il 18 gennaio, dove stava celebrando un rituale per le vittime. Al momento dell'arresto, Vuong mostrava segni di grave depressione e instabilità mentale, ma è risultato negativo ai test antidroga, ha riferito la polizia.
Nella sua confessione, ha affermato di aver ucciso i familiari perché voleva "liberare" la sua famiglia dalla povertà.
Durante il processo, Vuong ha ammesso tutte le accuse.
I pubblici ministeri hanno descritto le sue azioni come "estremamente crudeli e disumane", sostenendo che non fosse più riabilitabile e che meritasse la pena più severa possibile.
Il tribunale ha accolto la richiesta, concludendo che non era più in grado di essere rieducato e di diventare un membro produttivo della società. Prima della sentenza, Vuong ha dichiarato al tribunale di voler essere giustiziato al più presto, affermando di volersi "liberare".

 

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