Un detenuto iraniano è stato torturato a morte da agenti dell'intelligence, ma suo padre è stato costretto a firmare che è morto per coronavirus. La notizia è stata pubblicata da irannewsupdate.com il 18 giugno 2020, citando come fonte primaria il sito di HENGAW, organizzazione per i diritti umani.

Tre uomini sono stati di recente giustiziati in pubblico nel Puntland, regione autonoma della Somalia, dopo essere stati condannati a morte dall’Alta Corte di Bossaso, secondo quanto riferito da Radio Dalsan il 14 giugno 2020.

La maggioranza dei cittadini malesi ritiene che il governo debba mantenere la pena di morte, soprattutto per crimini gravi come l'omicidio, in cui l'autore abbia mostrato alti livelli di intenzionalità e aggressività, secondo un sondaggio presentato il 18 giugno 2020 da “Il Centro”, un gruppo di ricerca fondato da Khairy Jamaluddin e Shahril Hamdan del partito politico Umno.

USA - Utah. L’Utah non compie esecuzioni da 10 anni.

Un uomo identificato come Hassan A. e un secondo detenuto non identificato sono stati impiccati nella prigione di Mashhad il 9 giugno 2020. La notizia è stata pubblicata da Iran Human Rights il 17 giugno.

La Corte del Popolo di Biiện Biên, in Vietnam, il 17 giugno 2020 ha confermato le condanne a morte di sei imputati in relazione al rapimento, stupro e omicidio di una donna di 22 anni.

IRAN - La detenuta politica Narges Mohammadi soffre per aver assistito a un'esecuzione.

Dewage Thusitha Chamara alias "Kudu Thilan", il 18 giugno 2020 è stato condannato a morte nello Sri Lanka dopo essere stato riconosciuto colpevole del possesso e spaccio di oltre 270 grammi di eroina.

IRAN - Ali Arjangi, che aveva poco più di 17 anni al momento del crimine, potrebbe essere giustiziato a breve.

Il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres il 16 giugno 2020 ha espresso preoccupazione per le condanne a morte emesse contro dei giornalisti da un tribunale degli Houthi a Sanaa, nello Yemen.

La Corte di Cassazione del Bahrain il 15 giugno 2020 ha confermato le condanne a morte dei prigionieri politici Zuheir Ibrahim Jassim e Hussein Abdullah Rashid.

La Corte Suprema dell’India il 15 giugno 2020 si è rifiutata di emettere la pena di morte nei confronti di un detenuto che l'anno scorso stuprò e uccise un bambino di nove anni nello stato del Telangana.