16 Marzo 2017 :
DEDICA
A Bill Richardson, Governatore del New Mexico e Gail Chasey, Deputata del New Mexico
Il 18 marzo 2009, il New Mexico ha abolito la pena di morte, divenendo così il secondo Stato Usa in oltre quarant’anni a farlo, dopo il New Jersey che l’aveva abolita nel dicembre 2007.
Il Governatore Bill Richardson ha avuto il merito di controfirmare la legge e di non porre il suo veto, come pure da più parti gli chiedevano di fare. Nello spiegare il perché a differenza del passato non è più favorevole alla pena di morte, il Governatore Richardson ha detto di non nutrire fiducia in “un sistema di giustizia penale che di fatto agisce da arbitro assoluto che stabilisce chi vive e chi muore per i crimini commessi.” Se lo Stato si assume questa terribile responsabilità, il sistema “deve essere perfetto e non può mai sbagliare. Ma la verità è che il sistema non è perfetto, ed è molto lontano dall’esserlo.” Richardson ha anche rilevato che “nella prospettiva internazionale sui diritti umani, non vi è ragione per cui gli Stati Uniti debbano rimanere indietro rispetto al resto del mondo… Molti Paesi che continuano a sostenere e praticare la pena di morte sono anche i più oppressivi al mondo. Non è una compagnia di cui andare fieri.”
Il Senato ha approvato il disegno di legge abolizionista il 13 marzo 2009, mentre la Camera lo aveva fatto l’11 febbraio. Alla parlamentare Gail Chasey va il merito di avere con coraggio e perseveranza proposto per tanti anni la legge che ha abolito la pena capitale in New Mexico. Gail Chasey ha presentato la proposta la prima volta nel 1999 e, poi, in ogni successiva legislatura. Nel 2005 e nel 2007, era riuscita a farla approvare dalla Camera, ma entrambe le volte non aveva superato la Commissione Giustizia del Senato. Quest’anno il voto favorevole del Senato, come quello della Camera, è stato netto, e ha finalmente premiato lo sforzo ultradecennale della parlamentare Chasey e dei suoi compagni di viaggio.