07 Maggio 2012 :

due cittadini degli Emirati, accusati dello stupro e assassinio di una cameriera filippina negli Emirati Arabi Uniti, hanno scampato la pena di morte dopo che un tribunale gli ha commutato la pena, ha riportato il Khaleej Times.
Mentre le sentenze dei due sono state commutate dalla Corte d'Appello di Fujairah, un terzo – un minore – ha raggiunto un accordo sul prezzo del sangue con i parenti della vittima.
I tre erano coinvolti nello stupro di gruppo di due collaboratrici domestiche filippine e l'uccisione di una di loro.
Il presidente della Corte d'Appello Abdullah Al Salami ha annullato la pena di morte nei confronti di B. H. G., 25 anni, e di M. A., 21, condannandoli a sei mesi di carcere ciascuno.
Ha invece prosciolto il principale accusato, un ragazzo di 15 anni, A. H., dopo che gli eredi di sangue della cameriera che è stata strangolata a morte dopo essere stata violentata avevano rinunciato ai loro diritti.
Il fatto era avvenuto nella casa di A. H., nella zona di Mirbih a Fujairah, a metà ottobre 2009.