INDIA: COMMUTAZIONE IN ERGASTOLO

08 Febbraio 2012 :

la Corte Suprema indiana ha ridotto in ergastolo la condanna a morte emessa nei confronti di un uomo che avrebbe decapitato la propria madre in seguito ad una lite. I giudici A K Patnaik e Swatanter Kumar hanno stabilito che essendo l’omicida - Absar Alam alias Afsar Alam – un analfabeta e avendo agito in un attacco d’ira, il principio del crimine “più raro tra i rari” non può applicarsi a questo caso del Bihar. “Alam è un contadino analfabeta che non controlla le proprie emozioni ed ha reagito in modo impulsivo e sproporzionato”, ha scritto nella sentenza il giudice Patnaik. Secondo l’accusa, il 2 febbraio 2007 Alam avrebbe decapitato sua madre, che riteneva responsabile dell’allontanamento da casa di sua moglie Sakerun Nisha, a seguito di una lite con la suocera. Un tribunale del Bihar aveva definito il crimine estremamente brutale, diabolico e rivoltante, considerandolo “più raro tra i rari” ed emettendo quindi la condanna a morte. La Corte Suprema ha stabilito invece che le condizioni mentali di Alam siano uno dei fattori di cui tener conto nell’emettere la sentenza.
“Per queste ragioni convertiamo la condanna a morte in ergastolo, sulla base della Sezione 302 (omicidio) del codice penale, accogliendo in parte il ricorso”, hanno detto i giudici.
 

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