INDONESIA: PENA DI MORTE PER DROGA NON E’ UN DETERRENTE

11 Giugno 2012 :

un alto funzionario anti-narcotici indonesiano ha dichiarato che l'uso della pena di morte per reati di droga non scoraggia nel Paese l'uso, il contrabbando e lo spaccio di queste sostanze proibite. Gories Mere, capo dell’Agenzia Nazionale Narcotici (BNN) ha detto che i potenziali contrabbandieri e criminali non sembrano scoraggiati in Indonesia dall'uso della pena di morte per crimini legati alla droga.
"Cercano sempre di ritardare la loro esecuzione, chiedendo la remissione o la grazia", ha affermato Mere a margine della preparazione della 29a Conferenza Internazionale sul Drug Enforcement, che si tiene la settimana prossima a Bali, in commenti pubblicati da The Jakarta Globe.
Mere ha detto che, nonostante il maggiore uso della pena di morte, i crimini di droga nel Paese del sud-est asiatico sono aumentati di quasi tre volte negli ultimi due anni.
Un analogo incremento era stato segnalato anche dall'Ufficio delle Nazioni Unite contro la Droga e il Crimine, secondo cui è aumentato di tre volte il contrabbando di anfetamine e raddoppiati i casi di contrabbando di eroina e marijuana. Ci sono più di 250 indonesiani attualmente detenuti all'estero per reati legati alla droga, per lo più in Cina e Malesia, ha aggiunto Gories, che non ha chiarito se il Governo indonesiano metterà fine nel Paese alla pena capitale contro i crimini di droga.
 

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