IRAN - Abdullah Ghasempour, membro dei Mojahedin del Popolo, è stato condannato a morte.

14 Luglio 2019 :

Abdullah Ghasempour, membro dei Mojahedin del Popolo, è stato condannato a morte. L’uomo era stato arrestato a Teheran assieme a 3 presunti complici il 21 maggio 2018 con l’accusa di aver dato fuoco a una base dei Guardiani della Rivoluzione (Basij), di aver filmato l’attentato, filmato poi pubblicato sul sito del gruppo di opposizione dei Mojahedin (PMOI/MEK). Gli arrestati erano stati tutti trasferiti nella prigione di Evin. Ghasempour è stato condannato a 8 anni e a morte, gli altri tre a pene detentive. Di solito la doppia condanna di un condannato a morte significa che il detenuto sconterà prima la pena detentiva, e una volta scontata quella sarà giustiziato. La sentenza è stata emessa il 19 maggio 2019 dal noto giudice Mohammad Moghiseh della 28a Corte Rivoluzionaria di Teheran. L’attentato, che non ha avuto vittime, ha comportato per Ghasempour l’accusa di adunata sediziosa, essere membro del MEK (considerato un gruppo terroristico) e soprattutto “moharebeh”. Moharebeh è il delitto previsto dalla Sharia iraniana che punisce chiunque ponga in essere un'offesa contro l'Islam o lo Stato (artt. dal 183 al 195 del codice penale iraniano). La condanna per moharebeh può prevedere quattro tipo di punizioni: esecuzione capitale, amputazione incrociata degli arti, crocifissione e/o esilio. In realtà la pena emessa più di frequente è la condanna a morte.

 

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