IRAN - Le donne iraniane hanno il più alto tasso di suicidio in Medio Oriente.

17 Novembre 2019 :

Le donne iraniane hanno il più alto tasso di suicidio in Medio Oriente. Ogni giorno che passa, l'Iran sprofonda in altre crisi e disastri. Sotto il dominio teocratico in Iran, il tasso di suicidio delle donne è aumentato di proporzioni strabilianti. Le statistiche ottenute da materiale pubblicato da testate iraniane mostrano che l'Iran ha il più alto tasso di suicidi tra donne e ragazze in Medio Oriente. Purtroppo, questa crisi silenziosa si sta verificando mentre il governo non fa nulla per salvare più vite. Invece, le politiche e le leggi misogine dei sovrani convincono le donne a porre fine alla loro vita piuttosto che sopportare altre umiliazioni e repressione. È difficile avere un quadro preciso della situazione perché, come è tipico del governo iraniano, le notizie più preoccupanti o allarmanti vengono passate sotto censura, ed è probabile che ai media sia stato dato l’input di sminuire il fenomeno dei suicidi femminili. Mancano quindi notizie accurate su questa catastrofe sociale. Le donne iraniane devono affrontare vari ostacoli per trovare un posto di lavoro, svolgere attività sociali, subire le obsolete leggi sul matrimonio, e l'aumento della povertà. Queste restrizioni hanno causato depressione e disperazione tra le donne iraniane. D'altra parte, le donne e le ragazze sono vittime di discriminazioni sistematiche istituzionalizzate nella costituzione degli Ayatollah. A questo proposito, il governo non solo non ha nessuna intenzione di rimuovere la discriminazione legale e di normalizza la costituzione, ma cerca anche di stringere ulteriormente il cappio su questo segmento oppresso della società. I dirigenti iraniani non hanno la minima intenzione di creare un sistema di pari opportunità. Al contrario, perseguono il rafforzamento delle norme che emarginano ulteriormente le donne. I ricercatori sociali indipendenti ripetono che le statistiche ufficiale dei suicidi in Iran non sono affidabili, con le cifre tenute molto più basse di quella che sembra essere la realtà. Le autorità cercano di coprire le statistiche reali nel timore delle reazioni della società. "Nella mia ricerca ho anche parlato con infermieri che hanno affermato di aver spesso registrato, come causa di morte, un incidente invece del suicidio, perché se i fatti fossero registrati, il tasso di suicidi sarebbe molto alto", ha affermato Parvin Bakhtiarnejad, studiosa di affari femminili che si occupa anche delle regioni dei suicidi delle donne in Iran. Tuttavia, secondo le notizie pubblicate dai media statali o dai social media, solo nelle ultime sei settimane 12 donne iraniane si sono suicidate. La povertà è una delle ragioni più importanti del suicidio delle donne in Iran. Attualmente, oltre l'80% della popolazione iraniana vive al di sotto della soglia di povertà, mentre la classe media della società iraniana è quasi scomparsa. Le statistiche mostrano che dal 2017 il tasso di povertà assoluta è aumentato dal 12% al 50% e che la soglia di povertà ha superato gli 8 milioni di Riyal. Questa catastrofe si sta verificando nonostante l’Iran galleggi su un mare di petrolio e si classifica come il proprietario delle seconde maggiori risorse mondiali di gas naturale, oltre a notevoli risorse nazionali. In particolare, l'Iran possiede l'8% delle risorse naturali del mondo rispetto all'1% della popolazione mondiale. Tuttavia, il 96% della popolazione iraniana non ha accesso a queste ricchezze nazionali. In queste circostanze, purtroppo, i suicidi, con le donne che rappresentano la parte più significativa, si sono diffusi nella società iraniana. L'aumento del suicidio dipende dalle condizioni socioeconomiche e psicologiche della società, in particolare tra i giovani: il segmento povero della società iraniana continua a espandersi in queste statistiche orribili. Tra i dati salienti delle statistiche c’è il fatto che il 42% dei disoccupati è laureato, che il 65% delle donne sono disoccupate, che il tasso di inflazione ha superato il 40% in un solo anno, e che il prezzo delle abitazioni è aumentato del 91,5% in 12 mesi. E il tasso di suicidi è sempre stato in crescita negli ultimi 10 anni. Secondo recenti statistiche pubblicate dal Ministero della salute e dell'igiene, il 30% della popolazione iraniana soffrirebbe di disturbi psicologici, il che significa 21 milioni di persone! Provincia dell'Azarbaijan Occidentale - giugno, quattro donne e due uomini si sono suicidati con metodi diversi, tra cui l'autoimmolazione, l'uso di droghe e l'impiccagione. Provincia di Yazd - 28 luglio, una madre si è suicidata con una overdose di insulina. Successivamente si sono suiciati anche le due figlie e il figlio. Provincia di Fars, città di Neyriz - 2 agosto, una madre ha posto fine alla sua vita e a quella della figlia di 11 anni. Matrimonio forzato. Il matrimonio forzato è un altro motivo principale di suicidio tra le giovani donne. Secondo la costituzione dell'Iran, le giovani donne non hanno protezione legale. Le leggi degli Ayatollah considerano le ragazze di 13 anni “ammissibili al matrimonio”. Inoltre un padre può chiedere a un giudice il permesso di far sposare la figlia anche prima dei 13 anni. Gli uomini possono avere fino a quattro mogli formali e possono anche divorziare dalle loro mogli senza che la legge riconosca loro un qualche tipo di protezione se non quella di tornare, eventualmente, a casa dai genitori. Il 26 agosto, Ziba, 16 anni; il 5 giugno, Suma Khedri, 19 anni, nella città di Baneh, Azarbaijan-e Qarbi; il 1 ° giugno, Sara Esmaeeli, 17 anni, nella città di Piranshahr, Azarbaijan-e Qarbi; il 21 maggio, Delina Rahmani, 18 anni; e il 19 agosto, una donna sposata di nome Mandana Hosseini si sono suicidate. Sfortunatamente, nonostante il livello di istruzione delle donne e delle ragazze iraniane, l'Iran ha il più alto tasso di suicidi di donne in Medio Oriente. Questo perché la società non prevede per le ragazze e le donne cure di alcun tipo, e il complesso di leggi misogine che regola la vita sociale iraniana le spingono verso la disperazione e la depressione invece di aiutare i loro talenti a prosperare. Naturalmente, in un paese normale, questi preziosi talenti porterebbero il paese al progresso e alla prosperità. Come testimoniamo, le donne iraniane sono in prima linea nella lotta nazionale per la libertà, la giustizia e l'uguaglianza negli ultimi 40 anni.

 

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