KUWAIT: VERSO PENA DI MORTE PER INSULTI AD ALLAH, MAOMETTO E SUE MOGLI

12 Aprile 2012 :

il Parlamento kuwaitiano ha approvato un emendamento del codice penale introducendo la pena di morte per i reati di blasfemia e di insulti ad Allah, al profeta Maometto e alle sue mogli.
Quarantasei membri del Parlamento, incluso i ministri dell’esecutivo, hanno votato a favore di questo inasprimento della legge che dovrà essere sottoposto ad una seconda lettura (prevista entro due settimane) prima della sua approvazione da parte del governo. Quattro deputati sciiti hanno votato contro, due erano assenti ed un sunnita si è astenuto.
I deputati sciiti avevano chiesto che questo inasprimento fosse applicato anche per chi insulta i loro dodici imam ma la richiesta è stata respinta dal Parlamento, dominato dai sunniti.
Uno sciita è stato arrestato il mese scorso con l'accusa di aver rivolto degli insulti al profeta Maometto, a una delle sue mogli, Aisha, e ai suoi compagni. L'uomo, Hamad al Naqi, è ancora detenuto e dovrebbe essere sottoposto a processo entro breve. La magistratura kuwaitiana alcuni giorni fa ha condannato a sette anni di reclusione un sunnita per avere fatto delle dichiarazioni offensive contro la comunità sciita su Twitter.
 

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