TEXAS (USA): RISERVE DEL PROCURATORE SULLA PENA DI MORTE

27 Febbraio 2012 :

Craig Watkins, procuratore distrettuale della Dallas County, in Texas, esprime le sue riserve sulla pena di morte, e racconta che un suo bisnonno venne giustiziato nel 1932.
Watkins, 44 anni, nero, eletto nel 2006 e confermato recentemente, in una intervista rilasciata all’Associated Press ripercorre le tappe del recente proscioglimento di Richard Miles, al quale ha contribuito lo stesso ufficio del Procuratore Generale.
Watkins, primo Procuratore di colore della Dallas County, ha ricevuto diversi riconoscimenti nazionali e internazionali per un particolare programma istituito nel suo ufficio, il “Conviction Integrity Unit”, una squadra di suoi collaboratori che fino ad ora ha rivisto circa 300 processi, ed ha segnalato irregolarità che hanno portato a 25 annullamenti di condanne.
Watkins ha ottenuto questi dati soprattutto utilizzando nuovi esami del Dna, ma anche scoprendo irregolarità nei comportamenti processuali di diversi rappresentanti della pubblica accusa.
Watkins ha spiegato di essere personalmente contrario alla pena di morte, ma nella sua veste professionale cerca di attenersi alla legge del Texas. Ha ricordato che da quando è in carica il suo Ufficio ha ottenuto il 99.4% di condanne, concentrandosi soprattutto sulla parte più debole della società, e quindi perseguendo in particolar modo i crimini sessuali e i crimini sessuali contro minori. Poi, per la prima volta, ha fatto cenno al suo bisnonno, Richard Johnson, messo sulla sedia elettrica nell’agosto 1932 per un omicidio di cui venne accusato dopo essere evaso, per la terza volta, da un penitenziario dove scontava 35 anni per furto.
Watkins ha detto di non essere riuscito a ricostruire con esattezza il fatto, e di non poter prendere posizione su una storia tanto antica, ma che comunque i racconti di sua nonna, che era bambina quando il padre venne giustiziato, e di sua madre, gli hanno dato lo spunto per domandarsi, una volta diventato Procuratore Generale, se a volte, soprattutto tra i neri, non siano stati giustiziati anche degli innocenti, o comunque persone che non lo meritavano.
Da qui l’idea di riesaminare i casi meno certi. E ora, l’invito ai legislatori di modificare la legge: “Non tanto nella Dallas County, dove abbiamo raggiunto uno standard abbastanza buono, ma in altre parti del paese”.
 

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