10 Gennaio 2012 :

il blog “The Pentobarbital Experiment” ha riassunto, con toni molto polemici, il ruolo della ditta danese “Lundbeck” nelle esecuzioni del 2011 negli Usa.
“Una notizia molto interessante della Associated Press del 21 dicembre non ha avuto l’adeguato risalto. Apprendiamo che la Lundbeck sta vendendo i diritti del Pentobarbital, farmaco anche conosciuto con il suo nome commerciale di Nembutal.
La Lundbeck ha voluto precisare che tale farmaco non ha mai avuto un ruolo rilevante tra le vendite. Molto bene! Talmente poco importante che la Lundbeck ha potuto ignorare gli esiti mortali che il Pentobarbital ha avuto sulle esecuzioni di esseri umani negli Stati Uniti.
Il Pentobarbital ora è proprietà della Akorn, benvenuta nel club della morte! 36 pazienti morti dopo (sì, la Lundbeck si classifica sempre prima, è suo il 1° paziente ucciso nel 2012) la soluzione politicamente corretta scelta dalla Lunbeck sembra essere quella di sbarazzarsi della titolarità del farmaco. [… ] Non si prenda gioco di se stesso signor Wiinberg, la sua negligenza criminale la seguirà, indipendentemente dai suoi tentativi di cancellare la memoria collettiva di quello che è l’unico laboratorio di morte in Europa.
Non abbiamo dubbi che gli azionisti della Lundbeck saranno molto impressionati da questo ultimo atto di codardia, e che dovrebbero essere incoraggiati a vendere le loro quote per protesta contro questo piccolo incidente assassino. Adesso l’Amministratore Delegato della Lundbeck, il signor Ulf Wiinberg verrà negli Usa per pubblicizzare il suo laboratorio di morte. Parteciperà il 9 gennaio alla 30a edizione della “J. P. Morgan Healthcare Conference” a San Francisco.
Sollecitiamo tutti gli attivisti della regione ad assistere all’intervento del signor Wiinberg, previsto per le 8 del mattino, incalzandolo sulla sua mancanza di etica che ha ucciso 36 volte. [… ]
Il problema della Lundbeck è ben lontano da una soluzione, non basta vendere il marchio dopo che stock del suo Pentobarbital sono stati immagazzinati dalle Amministrazioni Penitenziarie che continueranno ad usarlo per la loro pratica barbarica delle uccisioni”.