TUNISIA: CHIESTA PENA MORTE PER EX PRESIDENTE BEN ALI

L'ex presidente tunisino Zine El Abidine Ben Ali

24 Maggio 2012 :

un procuratore militare tunisino ha chiesto la pena di morte per l'ex-presidente Zine El Abidine Ben Ali, attualmente processato in contumacia per omicidi avvenuti durante la sollevazione popolare dello scorso anno.
Gli avvocati difensori ed i familiari delle vittime sono stati sorpresi dalla richiesta, dal momento che Ben Ali è accusato soltanto di "complicità in omicidio volontario", mentre altre persone sono accusate di coinvolgimento diretto.
Oltre alla pena di morte per Ben Ali, il procuratore presso il tribunale militare ha anche chiesto le “più dure sanzioni possibili" per i suoi 22 coimputati, rende noto un funzionario del tribunale. Sono ex alti funzionari perseguiti per la morte di almeno 22 persone avvenute a gennaio 2011, nel corso di proteste pro-democrazia nelle città di Thala e Kasserine.
Molte delle vittime morirono quando le forze di sicurezza aprirono il fuoco sulla folla.
E’ la prima volta che la pena di morte viene chiesta contro l’ex dittatore, anche se è già stato condannato a più di 66 anni di carcere per una serie di reati, inclusi traffico di droga e appropriazione indebita.
Ben Ali è stato sempre processato in contumacia, essendo fuggito dalla Tunisia il 14 gennaio 2011 per cercare esilio in Arabia Saudita.
Lui e sua moglie sono oggetto di un mandato di cattura internazionale, ma le autorità saudite non hanno finora risposto alle domande di estradizione da parte della Tunisia. Diversi avvocati hanno reagito con sorpresa alla richiesta di condanna a morte.
"Ben Ali non ha il ruolo principale in questi omicidi, ha un processo per complicità, tuttavia il pubblico ministero chiede contro di lui una pena più dura rispetto agli accusati di omicidio", ha detto Abderraouf Ayadi, avvocato delle famiglie delle vittime.
"I procuratori stanno cercando di placare la rabbia delle famiglie dei martiri, invece di trovare i veri colpevoli", ha aggiunto.
Othman Oueslati, un avvocato per un altro imputato, l'ex ministro dell'interno Rafik Belhaj Kacem, ha detto che il suo cliente "non ha mai ricevuto istruzioni di uccidere da parte di Ben Ali."
"Questo processo è carente nella forma e nella sostanza", ha detto, riporta l'agenzia di stampa TAP. L'ex primo ministro Mohamed Ghannouchi, che ha guidato il primo governo del dopo-Ben Ali, ha accusato il suo ex capo.
Nel gennaio di quest'anno ha testimoniato di aver invitato Ben Ali a fermare le forze di sicurezza che sparavano contro i residenti di Kasserine. Ben Ali avrebbe risposto di considerare questa tattica come auto-difesa. La protesta contro il governo autocratico di Ben Ali ha dato il via a quella che sarebbe diventata la primavera delle rivolte che hanno colpito altri leader autoritari in tutto il mondo arabo.
Tra gli altri 22 coimputati ci sono gli ex ministri degli interni Kacem e Ahmed Friaa, nonché gli ex capi della sicurezza Adel Tiouiri e Jalel Bourdiga.
Durante il processo, nessuno degli imputati ha ammesso di aver dato ordine di aprire il fuoco sui manifestanti e nessuno ha fatto nomi.
Le arringhe della difesa sono previste per i prossimi giorni.
 

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