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RAPPORTO 2005 DI NESSUNO TOCCHI CAINO. INTERVENTI DI CIAMPI, CASINI, FINI, SALVI, BONINO E D’ELIA
24 giugno 2005: In occasione della presentazione a Roma del rapporto 2005 di Nessuno tocchi Caino e della premiazione del presidente Abdoulaye Wade, il capo dello Stato, Carlo Azeglio Ciampi, ha espresso "vivo apprezzamento all'associazione Nessuno tocchi Caino per l'alto impegno nel consolidare nell'ordinamento internazionale i valori di un moderno umanesimo fondato sulla garanzia dei diritti e sulla tutela della persona". “Concordo con Abdoulaye Wade quando cita Victor Hugo, secondo cui 'Non serve il boia laddove basta il carceriere'. O quando sottolinea che la pena di morte 'colpisce le persone senza difesa, senza mezzi e senza scampo'”. E' questo uno dei passaggi più significativi del discorso del Presidente della Camera dei Deputati, Pier Ferdinando Casini, intervenuto alla cerimonia.
“La moratoria Onu delle esecuzioni capitali non sia solo un elemento europeo,” ha dichiarato Emma Bonino. “A partire dal Senegal fino ad altri Paesi, possiamo sperare di farcela l'anno prossimo all'Assemblea generale delle Nazioni Unite. Forse - ha ribadito l’europarlamentare radicale - è meglio che riprendiamo la strada di una grande alleanza, certamente anche con l'Italia ma anche con Paesi che appartengono a tutte le culture e a tutti i continenti.”
In un messaggio trasmesso a Nessuno tocchi Caino, il Ministro degli Esteri Gianfranco Fini ha ribadito il sostegno convinto del governo italiano.”Occorre - ha scritto Fini - mantenere alta la guardia in un contesto internazionale i cui crimini scuotono le coscienze e alimentano nelle opinioni pubbliche di molti paesi la convinzione che il ricorso a misure punitive estreme possa costituire una risposta adeguata, se non l'unica, commisurata alla efferatezza delle violazioni commesse."
A tal fine, Sergio d’Elia, nel ribadire la delusione nei confronti dell’UE ha sottolineato la necessità di "creare una coalizione di paesi promotori che veda coinvolti stati rappresentativi di tutti continenti, non solo europei e occidentali" in vista della presentazione di una risoluzione contro la pena di morte all’Assemblea Generale dell’ONU dove esistono da anni tutte le condizioni per vincere.
Il Vicepresidente del Senato, Cesare Salvi ha ricordato come su questo tema il Parlamento italiano, quasi all'unanimità si è espresso per tutte le iniziative che possano andare in questa direzione.
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