GIORDANIA: CONDANNATO A MORTE PER 288 STUPRI DELLA FIGLIA
30 settembre 2012: il tribunale penale di Amman, capitale della Giordania, ha condannato a morte un uomo di 49 anni per stupri e molestie ai danni della figlia.
La vittima, che oggi ha 17 anni, avrebbe subito molestie dall’età di nove anni e sarebbe stata stuprata 288 volte da quando aveva 12 anni.
Il padre avrebbe minacciato di ucciderla, qualora avesse rivelato a qualcuno la vicenda.
Come conseguenza degli stupri, la figlia sarebbe rimasta incinta a 13 anni, mettendo al mondo un bimbo nel marzo 2009.
Non è chiaro come il tribunale abbia stabilito l’esatto numero degli stupri.
Il 3 ottobre 2008, la ragazza informò un fratello ed un cugino di essere incinta, rivelando gli stupri subiti dal padre. Il test del DNA ha successivamente confermato la colpevolezza dell’uomo, che da parte sua si era dichiarato innocente.
Prima del processo, l’uomo fu inviato all’Istituto Nazionale di Medicina Psichiatrica dove, dopo un’osservazione durata due mesi, fu valutato sano ed in grado di affrontare il procedimento.
La condanna a morte, che è stata emessa dai giudici Ahmad Atoun, Mohammad Khatib e Mohammad Ammarin, sarà automaticamente rivista entro 30 giorni dalla Corte di Cassazione. (Fonti: jordantimes.com, 02/10/2012)
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