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Mohamed Badie, leader dei Fratelli Mussulmani |
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EGITTO: CONDANNATI A MORTE 14 LEADER ISLAMISTI
19 giugno 2014: il tribunale penale di Giza, in Egitto, ha condannato a morte la Guida Suprema dei Fratelli Musulmani Mohamed Badie e altri 13 imputati nel caso della "Moschea Istiqama".
Gli altri imputati condannati a morte, secondo il giornale statale Al-Ahram, includono l’esponente di rilievo del Partito della Libertà e Giustizia (FJP) Mohamed Al-Beltagy, il vice presidente del FJP Essam Al-Erian, il membro di Al-Jamaa Al-Islamiya Assem Abdel Maged, il predicatore Safwat Hegazy, e l’ex ministro Bassem Ouda.
Il tribunale ha rinviato i 13 fascicoli al Gran Mufti della Repubblica per l'approvazione, fissando per il 3 agosto le sentenze definitive.
Gli imputati sono stati accusati di omicidio, tentato omicidio, pianificazione e partecipazione in una riunione illegale, devastazione di proprietà e procurate lesioni.
Quattro degli imputati sono stati condannati in contumacia, incluso Abdel Maged, che ha lasciato il Paese lo scorso anno.
Il leader della Fratellanza Badie era già stato condannato a morte, essendo tra i 638 condannati alla pena capitale il 28 aprile dal tribunale penale di Minya con l'accusa di aver ucciso due poliziotti e fatto irruzione nella stazione di polizia di Edwa il 14 agosto.
Al-Beltagy e Hegazy sono sotto processo per aver partecipato al rapimento e alla tortura di due agenti di polizia durante il sit-in pro-Mohamed Morsi presso Rabaa Al-Adaweya.
Badie fu arrestato in un appartamento di Nasr City il 20 agosto, meno di una settimana dopo la repressione violenta del sit-in di Rabaa Al-Adaweya. (Fonti: dailynewsegypt.com, 19/06/2014)
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