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CARCERI, LA RUSSA: ‘ENTRO NATALE SERVE DECRETO PER FINE PENA A CASA’
2 dicembre 2025: Gli avatar di Gianni Alemanno e Fabio Falbo hanno partecipato alla presentazione del loro libro ‘L’EMERGENZA NEGATA - Il collasso delle carceri italiane’, svoltasi il 2 dicembre a Roma presso CEOforLife, promossa dall’Associazione Nessuno tocchi Caino. Ai due autori è stato negato il permesso richiesto per intervenire in presenza o in videocollegamento dal carcere di Rebibbia e così hanno affidato il loro intervento a un testo letto da avatar animati grazie all’intelligenza artificiale, che ha dato voce alle loro parole partendo dalle loro foto. C’era invece il presidente del Senato, Ignazio La Russa, che da questa estate risponde agli appelli dal carcere di Alemanno. «Mi sarebbe piaciuto ringraziare e salutare gli autori del libro se avessero potuto essere qui – ha scherzato La Russa – non posso neanche dire di averli trovati in buona salute perché non erano loro. Certo, si sarebbe creato un precedente…». Proprio l’estate scorsa La Russa aveva sollecitato una misura bipartisan, coinvolgendo anche la vicepresidente del Senato, la dem Anna Rossomando, ma l’iniziativa non ha avuto successo. Ora torna alla carica sulla necessità di provvedimenti immediati per alleggerire le carceri sovraffollate. «Vogliamo fare un appello prima di Natale, non per un’emergenza caldo come in estate, ma per un’emergenza bontà. Chi ha già quasi interamente scontato la pena dovrebbe poter continuare a farlo, magari in maniera diversa, in sicurezza, dentro casa o in un altro luogo», ha detto, sottolineando che «la pena non può ledere la dignità della persona. La prima occasione in cui questa dignità viene violata è il sovraffollamento». La Russa ha invitato a non puntare subito alle soluzioni ideali, ma a compiere passi concreti e graduali. «Se chiediamo la luna, non otteniamo neanche una lampadina; se chiediamo un lampadario, forse avremo una lampadina. Io voglio cominciare dalla lampadina». La Russa ha anche ricordato che l’edilizia penitenziaria, seppur importante, richiederà anni per risolvere il problema del sovraffollamento: «Almeno due anni. Nel frattempo dobbiamo fare piccoli passi». Un esempio concreto, secondo La Russa, è permettere agli autori del libro di presentarlo e far conoscere al pubblico le condizioni reali delle carceri. «Se la gente lo conosce, si crea una pressione sul governo. La mia presenza qui vuole servire anche a questo: aprire canali concreti per proposte immediate», ha aggiunto. Riguardo agli interventi già avviati, La Russa ha citato la cabina di regia sull’edilizia penitenziaria, che ora si riunisce periodicamente: «Non è una promessa per il 2027, ma un percorso concreto». La sua esperienza da avvocato penalista e da politico gli ha permesso di conoscere da vicino il problema delle carceri: «Mi occupo di questo perché l’ho vissuto dentro e fuori dal carcere, e perché Gianni Alemanno me lo ha chiesto. Il collasso delle carceri è un problema contingente che richiede attenzione immediata». La Russa ha chiuso il suo intervento ribadendo la necessità di equilibrare la funzione rieducativa e retributiva della pena. «Dobbiamo pensare a come costruire un rapporto migliore tra società e detenzione, tra chi ha commesso reati e il modo in cui sconta la pena. Prima di Natale, cerchiamo di far uscire un appello perché chi ha il potere di decidere dia un po’ di respiro a chi ha già scontato gran parte della pena, magari permettendo forme alternative di detenzione». (Fonte: Il Dubbio, Ansa, 02/12/2025)
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