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| Il Presidente del Kyrgyzstan Sadyr Japarov |
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KIRGHIZISTAN: CORTE COSTITUZIONALE BLOCCA IL RIPRISTINO DELLA PENA CAPITALE
13 dicembre 2025: La Corte costituzionale del Kirghizistan il 10 dicembre 2025 ha respinto un disegno di legge sostenuto dal presidente Sadyr Japarov che avrebbe ripristinato la pena di morte nello stato dell'Asia centrale. La legge, che mirava a introdurre la pena di morte per "reati sessuali particolarmente gravi su minori" e per "omicidi commessi con stupro", non può più essere sottoposta a referendum, come proposto dal Presidente. La Corte ha affermato che il ripristino della pena di morte sarebbe "incostituzionale, inammissibile e legalmente impossibile". "Il diritto alla vita e il divieto della pena capitale sono principi fondamentali" del sistema giuridico kirghiso, vincolato ai trattati internazionali firmati dal governo, ha affermato la Corte. Il verdetto è in linea con la posizione delle Nazioni Unite, che in precedenza avevano affermato che il ripristino nel Paese delle esecuzioni sarebbe stato "una grave violazione del diritto internazionale". Japarov aveva proposto di reintrodurre la pena di morte dopo lo stupro e l'omicidio di una ragazza di 17 anni a settembre, un caso che aveva suscitato grande indignazione nel Paese montuoso di sette milioni di persone. L'ultima esecuzione in Kirghizistan risale al 1998. La pena di morte è stata abolita nel 2007. Il Kirghizistan era un tempo considerato una delle più democratiche tra le ex repubbliche sovietiche dell'Asia centrale, ma diverse associazioni per i diritti umani hanno denunciato il peggioramento delle condizioni da quando Japarov è salito al potere nel 2021. Secondo le associazioni per i diritti umani kirghise, il Paese deve migliorare le indagini penali e la formazione della polizia. (Fonte: AFP, 10/12/2025)
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