CONSIGLIO D’EUROPA. SULLA PENA DI MORTE BATTAGLIA ANCORA LUNGA

10 ottobre 2005: ''Il Consiglio d'Europa e' fiero di aver fatto dei suoi 46 stati una zona libera dalla pena di morte, tuttavia siamo ancora lontani dal vincere la battaglia'', ha dichiarato Rene' van der Linden, presidente dell'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa, in occasione della Giornata mondiale contro la pena di morte.
Van der Linden ha espresso l'intenzione dell'Assemblea di mantenere aperto il dialogo con Stati Uniti e Giappone – paesi che hanno status di osservatori al Consiglio d’Europa – al fine di incoraggiarli ad abolire la pena capitale.
''Lo scorso giugno - ha proseguito Van der Linden - l'Assemblea ha esortato la Russia, paese che osserva una moratoria delle esecuzioni, a ratificare il Sesto Protocollo alla Convenzione Europea per la Protezione dei Diritti Umani e delle Libertà Fondamentali, relativo all'abolizione della pena di morte eccetto che per atti commessi in tempo di guerra o nell’imminenza di una guerra.
L'Assemblea inoltre ha esortato l'Autorita' Palestinese a fermare le esecuzioni, lanciare una campagna a favore dell'abolizione e ad abolire la pena capitale entro due anni.
Secondo quanto annunciato da Van der Linden, nel 2006 l'Assemblea presenterà un rapporto sull'abolizione della pena di morte nei paesi membri ed in quelli osservatori.
Infine, sostenendo la loro innocenza, il Presidente dell'Assemblea ha lanciato un appello per la liberazione delle cinque infermiere bulgare e del medico palestinese condannati in Libia alla pena capitale.
Per le autorità di quel paese avrebbero deliberatamente iniettato il virus dell'Hiv a 426 bambini in un ospedale di Bengasi. (Fonti: Ansa, 10/10/2005)