IRAN: CONDANNATA ALLA LAPIDAZIONE PER ADULTERIO
29 novembre 2008: il giornale Etemad Melli ha reso noto che la Corte Suprema iraniana ha confermato la condanna alla lapidazione di una donna riconosciuta colpevole di adulterio nella città di Shiraz.
La Corte ha confermato anche una seconda condanna morte, questa volta mediante impiccagione, emessa nei confronti della stessa donna, identificata dal giornale come Afsaneh R., per l’omicidio di suo marito.
Avrebbe commesso il crimine con l’aiuto del suo amante, identificato come Reza.
Secondo il giornale, la decisione della Corte Suprema risale al 4 agosto, tuttavia nessuna spiegazione è stata fornita sul perché sia stata resa pubblica soltanto ora.
Le condanne a morte originarie sono state emesse ad aprile.
Per la complicità nell’omicidio, Reza dovrà scontare 15 anni di carcere, mentre per la “relazione illecita”, cioè al di fuori del matrimonio, è stato condannato a subire 100 frustate. A salvarlo dalla lapidazione è stato il fatto che non è sposato. (Fonti: AFP, Ap, Il Messaggero, 30/11/2008; Amnesty International)
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